Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia
Esclusiva TB

Mantova, Brignani: “Vi spiego i meriti di Botturi e Possanzini. A Verona ho capito che avremmo fatto strada. Io goleador? La fortuna è avere Burrai. Adesso vogliamo la Supercoppa”

Mantova, Brignani: “Vi spiego i meriti di Botturi e Possanzini. A Verona ho capito che avremmo fatto strada. Io goleador? La fortuna è avere Burrai. Adesso vogliamo la Supercoppa”
Brignani
© foto di mantova1911.club
venerdì 12 aprile 2024, 08:30Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Dall’incubo dei dilettanti al sogno della Serie B. Viaggio nell’impresa del Mantova, neopromosso tra i cadetti a distanza di 14 anni dall’ultima apparizione, attraverso le parole di Fabrizio Brignani, 26enne difensore col vizio del gol e punto di forza della squadra virgiliana, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoB.

Qual è stato il segreto del successo di una squadra partita a fari spenti, senza i favori del pronostico?

“Non penso ci sia un segreto, piuttosto direi che questa promozione è il frutto di un insieme di fattori. Il direttore sportivo Botturi ha avuto carta bianca per creare un gruppo nuovo, giacchè con la retrocessione in D erano saltati tutti i contratti, e gli va riconosciuto il merito di aver scelto bravi ragazzi che si sono messi a disposizione del mister sin dal primo giorno e mai hanno creato problemi”.

Quando avete avuto il sentore di poter realizzare l’impresa?

 “Quest’anno è filato liscio tutto, abbiamo iniziato a vincere e non ci siamo più fermati. Certo, c’è stato un momento nel quale la squadra ha intuito di poter fare qualcosa di importante: all’andata in casa della Virtus Verona, quando vincemmo (0-2) una partita complicatissima su un campo stretto e ostico”.

Quali e quanti i meriti di mister Possanzini?

“C’è tanto di lui in questo capolavoro: passione, intelligenza, carattere… Ogni suo discorso mi fa venire i brividi. Penso che la sua maggiore qualità, oltre alle idee tattiche, sia quella di essere una persona vera. So che non gli piace ricevere troppi complimenti, ma davvero non ho parole per esprimere la gratitudine nei suoi confronti e la stima che nutro per lui”.

Nessuno è profeta in patria: tu sei l’eccezione.

“In verità non mi reputo esattamente così, perché è vero che nasco in provincia di Mantova ma sono cresciuto a Ostiano, un paesino del Cremonese, zona a cui sono molto legato. E poi a Cremona ho frequentato le scuole superiori e sono stato per 8 anni nel settore giovanile grigiorosso”.

Con 7 gol hai battuto il tuo record di 6 che risaliva ai tempi della Primavera del Bologna. Di testa sei una sentenza.

“Sì, quell’anno feci 6 gol, peccato però che furono inutili in quanto al termine della stagione retrocedemmo in Primavera 2. Devo dire che da diversi anni sono consapevole di avere un potenziale importante da sfruttare in zona gol, perché ho sempre avuto tante occasioni per segnare ma non riuscivo a capitalizzarle. In estate mi sono allenato duramente sul colpo di testa (impatto, direzione…) nel campetto del mio paese, dove mio fratello e qualche amico mi recapitavano i cross; questo sicuramente mi ha giovato. Poi ho avuto la fortuna, quest’anno, di avere bravi compagni di squadra, in primis Burrai che mi ha fornito 5 assist da cui sono scaturiti altrettanti gol”.   

A chi ti ispiri nel tuo ruolo?

“Onestamente non ho un giocatore di riferimento. Però guardo tanti campioni, quali Ruben Dias, Van Dijke, Bremer, tutta gente che come me ha una fisicità importante”.

Dopo tanta gavetta in C, l’anno prossimo farai l’esordio in B. Sarà la tua grande occasione: che campionato ti aspetti?

 “Sono euforico solo al pensiero di immaginarmi in Serie B, perché ho vissuto momenti nei quali vedevo questo traguardo irraggiungibile e non ci speravo più. Adesso ci arrivo con una consapevolezza diversa, so di essermela guadagnata sul campo, quindi non vedo l’ora di cimentarmi con la categoria superiore. Credo che il salto dalla C alla B possa essere abbastanza fattibile, soprattutto per una squadra come la nostra che gioca a calcio, è portatrice di idee e ha un allenatore forte; quindi sono molto fiducioso”.

Ora resta da vincere la Supercoppa di C.

 “Sì, sicuramente è un obiettivo che vogliamo conquistare. Anche il mister ci tiene molto. Adesso dobbiamo chiudere bene il campionato, riscattando l’ultima partita condizionata dai festeggiamenti per la promozione, e arrivare pronti al confronto con le vincenti degli altri due gironi”.   

  

  

© Riproduzione riservata
Altre notizie Le interviste di TB