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ZAMPARINI, ADESSO IMPARA DAI TUOI ERRORI. SARRI, ALTRA BEFFA IN ARRIVO? SPEZIA, LA TUA GARANZIA SI CHIAMA MANGIA, VARESE COSI’ RISCHI GROSSO!

ZAMPARINI, ADESSO IMPARA DAI TUOI ERRORI. SARRI, ALTRA BEFFA IN ARRIVO? SPEZIA, LA TUA GARANZIA SI CHIAMA MANGIA, VARESE COSI’ RISCHI GROSSO!TuttoB.com
© foto di Image Sport
lunedì 21 aprile 2014, 18:00EDITORIALE
di Marco Russo

E’ tutto ancora aperto. Un magma fluido e inafferrabile. Le pieghe attraverso cui si sta svolgendo questo campionato difficilmente pare possano essere contenute entro i rigidi binari della classifica. Togli il Palermo, togli la Juve Stabia e in parte la Reggina: per il resto cosa c’è di già deciso in questo campionato? Nulla. Al piano terra e all’attico di questa serie B sono già arrivati in maniera ufficiosa i verdetti che sanciscono il ritorno in serie A del Palermo e il ritorno in Lega Pro degli stabiesi. Una sciagura, quella delle Vespe. Che peccato, per una piazza che non merita un inabissamento del genere. Come non meritava il ritorno nella serie B la platea palermitana. Beninteso, la piazza, la gente che vive per il rosanero (anche se una tiratina d’orecchie per la scarsa affluenza al “Barbera” è doverosa) non la dirigenza. La stagione in cadetteria è servita per introdurre nuovi fluidi e allontanare le scorie che avevano portato al disastro della retrocessione. Le scelte scellerate, sono il passato. Metterle a fuoco e incastonarle bene in mente, per far sì che l’”epurazione” possa produrre i suoi effetti benefici: questo deve essere il monito per il presidente Zamparini anche se una nuova rivoluzione dirigenziale (può arrivare dal Guanghzou l'esperto Franco Ceravolo, che fine farà Perinetti?) è alle porte.

Situazione magmatica, fluida più che mai, si diceva. Prendete l’Empoli. Un campionato intero a guardare tutti dalla seconda piazza e adesso una scivolone che mette a repentaglio la possibilità di una promozione diretta. Di beffe del genere, i toscani ne hanno già subite parecchie e la sensazione è che l’undici di Sarri abbia perso la solidità e la consistenza offensiva della prima parte di stagione. In sostanza, se Maccarone e Tavano non girano, il rischio che possano eclissarsi le speranze di serie A è reale. In favore di un Latina che non può che strappare solo applausi: nel 2009 in D, nel 2014 in Serie A. Riuscite a immaginarlo? Un sogno per i tifosi pontini. Mica tanto astrale per chi, come Breda, fa della cultura del lavoro e della professionalità un must. Questo Latina ha superato una fase di fisiologico calo di condizione e adesso è tornata ad alzare i giri del motore. Che va che è una meraviglia.

L’ultimo turno ha avuto almeno il merito di aver scremato un po’ di pretendenti alla zona playoff. Pescara e Brescia: ritentate, sarete più fortunate. L’ottimo Modena di Novellino, poi il Trapani e l’Avellino, possono ancora coltivare speranze di entrare a far parte del “noverone” di chi potrà accedere alla A dalla porta sul retro. Le due neopromosse più per i punti in classifica che per il recente rendimento. Una serie negativa perdurante e deprimente, che rischia di derubricare a “buono” quanto di “straordinario” fatto vedere sino a qualche settimana fa da Boscaglia, Rastelli e dai rispettivi gruppi. Salgono le quotazioni dello Spezia, al contrario: mancherà l’amalgama di squadra ma per gli aquilotti le certezze sono due. L’allenatore, Devis Mangia, e la qualità nettamente sopra la media di alcuni degli interpreti cardine della rosa: fattori assolutamente decisivi che alla lunga vengono fuori.

Saltiamo giù, scendiamo nei piani bassi. Occhio, Varese! L’incedere del Novara quintultimo e delle venete Cittadella e Padova è costante: vuoi vedere che nella lotta per evitare i playout finiscono risucchiati anche i lombardi di Sottili? Il trend non è positivo e il margine è sicuro ma non troppo: quattro punti dal Novara. Scelte di mercato discutibile, il triangolo Sottili-Gautieri-Sottili, l’assenza di un direttore sportivo, un’insolita confusione a livello dirigenziale. Per fortuna che Leonardo (Pavoletti) c’è. Ma predicare nel deserto è roba difficile. I suoi gol? Possono non bastare.