Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

TUTTI IN LEGA CALCIO, E' TEMPO DELL'ENNESIMA ASSEMBLEA. RATING E B A VENTI SQUADRE: ABODI, CHE NON SIANO SOLO CHIACCHIERE

TUTTI IN LEGA CALCIO, E' TEMPO DELL'ENNESIMA ASSEMBLEA. RATING E B A VENTI SQUADRE: ABODI, CHE NON SIANO SOLO CHIACCHIERETuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
martedì 15 aprile 2014, 00:21EDITORIALE
di Redazione Milano
fonte Alex Milone

E’ giunto il momento di far sentire la propria voce. Abodi, già, diciamo a te: è tempo dell’ennesima assemblea di Lega, no? Ed è tempo, dunque, di rendere concrete le idee. Questa Serie B ha bisogno di cambiare volto, proprio come tu hai intenzione di fare. Sappiamo, però, che qui nel Belpaese, prima che una cosa passi dalla teoria alla pratica, passa un oceano di acqua sotto i ponti. Sarebbe, dunque, il caso di dimostrare che la tanto (da te) decantata “organizzazione efficace” di questa Serie B faccia vedere di saper funzionare veramente. Sarebbe, dunque, il caso di rendere reali, e dunque operativi, i progetti di cui parli oramai da troppo tempo.

Il più importante, perché più rivoluzionario, è quello della Serie B a venti squadre. Che come idea, diciamolo, mica è male: garantirebbe maggior competitività a un campionato che attualmente è troppo livellato verso il basso, restringerebbe la cintura attorno a una cadetteria attualmente eccessivamente larga, si alleggerirebbe il calendario, insomma: si migliorerebbe una B che sì, qualcuno dirà che anche quest’anno è competitiva, ma a una più accurata indagine si scopre che la competizione, in questa stagione, è data dalla pochissima qualità generale (tant’è che il Palermo, nettamente superiore a qualsiasi altra, sta andando come un treno).

Come procedere? Difficile farlo attendendo che le squadre falliscano: la situazione del Bari “ingolosisce” (e non si comprenda male: non fa piacere a nessuno il momento nero dei galletti), e le difficoltà della gran parte delle società di questa B non così in salute potrebbero sveltire le operazioni. Sarebbe, però, più elegante trovare una soluzione “tecnica”, con promozioni e retrocessioni ad hoc; l’idea della A a diciotto squadre, e la riorganizzazione della Lega Pro, potrebbero dare una forte mano in tal senso (evitando però di fare il pasticcio dell’attuale Prima Divisione, dove le retrocessioni non ci sono, tutti sono salvi, e i campionati sono divertenti più o meno come ad assistere a un muro appena imbiancato che si asciuga in una calda notte d'estate).  

Da studiare e da approfondire, poi, il discorso del rating. Altra idea lanciata da Abodi che no, non dispiace. Dare un punteggio secondo criteri “standard”, internazionali, alle squadre della nostra B può essere utile per comprendere e incrementare la qualità di ciascun team. I giudizi non sarebbero esclusivamente tecnici, ma coinvolgerebbero la gestione societaria, e dunque anche - soprattutto - economica dei club. Maggiore il rating, maggiore il prestigio: e siccome sarebbe pubblica tale graduatoria, è scontato che le società sarebbero intenzionate a fare bella figura. Un'idea da sviluppare dunque, perché questa Serie B ha bisogno anche di una cartina tornasole che palesi difficoltà e renda merito alle società. Oggi come oggi, ci fosse un imprenditore straniero intenzionato ad acquistare un club italiano, la situazione sarebbe poco chiara: la fiducia, in ambito finanziario, diciamolo: non c'è mai; avere perciò un organo che controlli, valuti e metta chiarezza, sarebbe a dir poco necessario.

Insomma, per farla breve: di idee sul tavolo da discutere ce ne sono. Quest’oggi, assemblea di Lega, l'ennesima. Che non sia, però, l'ennesima occasione per esaltare le chiacchiere. Abodi: c’è da parlare, sì, ma anche da rimboccarsi le maniche. Ridiamo lustro a questa povera Serie B.