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EDITORIALE

LO SPETTACOLO E' SIA SUGLI SPALTI CHE IN CAMPO: GRAN PUBBLICO, GOL E GIOCATE D'ALTA SCUOLA. UN TURNO DA RICORDARE

17.04.2014 23:10 di Luca Cilli  
© foto di Marco Rossi/Tuttocesena.it
LO SPETTACOLO E' SIA SUGLI SPALTI CHE IN CAMPO: GRAN PUBBLICO, GOL E GIOCATE D'ALTA SCUOLA. UN TURNO DA RICORDARE

Prima che in campo lo spettacolo si è consumato sulle tribune. Mai cose piene, colorate e festose. Tutta roba di lusso, di prima grandezza. A Bari il San Nicola era semplicemente meraviglioso. Sembrava di essere tornati indietro di almeno 20 anni, quando Tovalieri e Protti segnavano a raffica. La realtà, cosa nota, è invece ben diversa. Ma è stato commuovente vedere 30.000 persone spingere oltre i propri limiti i ragazzi di Alberti. Grande cornice anche al Libero Liberati di Terni, dove è tornato il calore coinvolgente visto soprattutto nella prima parte di stagione. Il derby fra Carpi e Modena, con i biglietti esauriti da diversi giorni prima del confronto è in campo, per pubblico e seguito non è stato inferiore ad altre stracittadine ben più quotate. A livello di presenze sugli spalti la 35° giornata, turno infrasettimanale prima delle festività di Pasqua, ha fatto registrare numeri di assoluto interesse. Dati che potrebbero essere replicati da qui fino alla fine di una stagione che entra nel vivo. A 7 turni dalla fine è infatti arrivato il momento di iniziare a stilare seriamente i primi conti. Sia in testa che in coda. A 7 turni dalla fine, poi, chi punta alla promozione diretta nella massima serie è bene che faccia attenzione al Crotone. A prescindere da come finirà la stagione i rossoblù hanno già vinto. Squadra davvero molto bella da vedere quella di Drago, l’espressione migliore di questo torneo. Gioca divinamente, senza troppi tatticismi e con giovani di assoluta qualità, titolari fissi di un collettivo che gira a meraviglia. Per quanto mostrato fin qui a livello meritocratico meriterebbe il salto di categoria. Contro il Varese ha vinto con il gioco ma anche con il cuore. Non è stato semplice battere i biancorossi che senza 8 elementi fuori per infortunio ed in 9 uomini hanno provato in tutti i modi di uscire dallo Scida con un buon punto. Il piano è saltato a ridosso dei titoli di coda, quando Bernardeschi ha trasformato il rigore del 3 a 2. I punti, pesanti, finiscono nelle casse dei pitagorici che ora puntano alla promozione diretta; i complimenti invece sono tutti per i lombardi, anche se servono a poco. Con il Palermo che consolida il primato battendo di misura la Reggina, ottenendo il 16° risultato utile consecutivo (record per pochi intimi, era lecito attendersi più spettatori al Barbera), al secondo posto sale il Latina. I nerazzurri di Breda compiono l’impresa andando ad espugnare l’infuocato campo di Bari. Il gol di Bruno, il primo tra i professionisti, lancia in orbita l’altra matricola tremenda che, così come i rossoblù calabresi, ora sognano ad occhi aperti. Anche perché i mezzi per trasformare il grande sogno in realtà ci sono tutti. In più c’è tanto entusiasmo. Deterrente importante specie nella parte conclusiva della stagione. Entusiasmo che ha perso l’Empoli. E non solo quello. Perché a Lanciano, nonostante l’iniziale vantaggio siglato da Hisaj (lui in serie A ci finirà di sicuro, con o senza la promozione dei toscani) cade a pochi secondi dalla fine, colpita ed affondata dalla punizione di Carlo Mammarella. Ciò significa secondo posto sfuggito a vantaggio del Latina e rilancio dei frentani in chiave spareggi promozione dopo una lunga serie di sconfitte di fila. Sarri dovrà riflettere e molto su cosa non va. Proprio ora, adesso che il margine di errore è ridottissimo ed i punti persi valgono il doppio. Nel borsino delle quotazioni delle formazioni in zona play-off scendono anche quelle del Cesena. Al Tombolato più che le ambizioni dei bianconeri prevale la fame di preservare la categoria del Cittadella. La rete di Coralli è oro colato per la formazione di Foscarini che mantiene di una lunghezza il vantaggio sul Padova e resta sulla scia del Novara, squadre entrambe vittoriose nei rispettivi incontri. I piemontesi, trascinati dal baby prodigio Manconi, liquidano nettamente un Trapani che ha smarrito lo smalto dei bei tempi; il Padova invece compie un blitz importante a Brescia per mantenere sempre più accesa la speranza di evitare la retrocessione diretta. Tornando ai piani alti della graduatoria lo Spezia ottiene un successo di fondamentale importanza. Al Picchi decide tutto un gran gol di Bellomo, difeso a denti stretti dalle grandi parate di Leali che nega al Siena ogni gioia ed alla fine blinda 3 punti che issano i liguri nuovamente nella zona di classifica che conta. Carpi e Modena se la giocano a viso aperto. Ne escono 4 gol, tante occasioni, molte emozioni. A conti fatti però il 2 a 2 serve poco ad entrambe che rimangono più o meno dov’erano prima di incrociare il cammino dell’altra. Compie un bel salto in avanti la Ternana. Di misura batte il Pescara e si rilancia dopo due sconfitte consecutive. Biancazzurri sempre più in crisi. Di identità e di risultati. Anche la cura Cosmi, alla lunga, sembra non produrre gli effetti sperati. Ed ora più che ai play-off è molto meglio pensare a non peggiorare un torneo molto al di sotto delle aspettative della vigilia. La Juve Stabia ci mette l’orgoglio e basta per fermare l’Avellino sul 2 a 2. Bella partita anche questa.

 

 

 


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