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Cittadella: dov'è la vittoria?

Cittadella: dov'è la vittoria?TuttoB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 15 dicembre 2014, 11:00EDITORIALE
di Christian Pravatà

Ultimo posto a 15 punti, una vittoria che manca dalla quarta giornata (3 a 2 in casa contro il Pescara, ndr), e un gioco debole quasi scoraggiato, troppo poco per una squadra che lo scorso anno consolidò il proprio diritto a rimanere in Serie B dopo una lunga corsa Salvezza che fece valere le proprie ragioni su squadre valide come Novara, Padova e Juve Stabia.

Il Cittadella di Foscarini sembra aver dimenticato come si vince: 2 sole le vittorie finora e ben 9 pareggi, che costringono i veneti a guardare tutti dal basso.

Neanche le mura amiche del Tombolato aiutano la squadra: sabato contro il Bari, il Cittadella ha dovuto piegarsi ad un gruppo bravo a crederci fino in fondo e a credere in Minala, il diciottenne arrivato dalla Lazio, al suo primo gol tra i professionisti. Grande l’esultanza del giocatore e del tecnico dei pugliesi Davide Nicola: nelle sue grida e negli abbracci ai propri giocatori si vede il carisma e l’unione che lega la squadra di Paparesta, arrivata al Tombolato con ben 200 tifosi al seguito: non tutti i club possono permettersi un sostegno così a molti km di distanza.

Sul campo il Cittadellla ha sprecato molto pur avendo gli uomini giusti per colpire gli avversari in molti modi: Sgrigna, Gerardi e Coralli per citarne alcuni, ma la squadra di Foscarini non è mai stata incisiva e soprattutto non ha mostrato una sua idea di gioco. Il fraseggio e il pressing sono apparsi impacciati, quasi impauriti e il Bari li ha puniti con l’Uomo della Provvidenza che, come nella maggior parte delle storie, è sempre l’uomo che non ti aspetti in questo caso il buon Minala.

I veneti affronteranno nelle prossime partite Frosinone, Catania e Perugia: se il gioco espresso non sarà all’altezza di queste forti compagini (ma è difficile crearlo in così poco tempo), allora l’unica speranza rimane nel mercato di gennaio.