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ABODI, CI HAI MESSO LA FACCIA: 2015, L’ANNO DELLA NUOVA SERIE B. VENTI SQUADRE PER RIPORTARE LO SPETTACOLO. SARA’ LA MOSSA GIUSTA?

ABODI, CI HAI MESSO LA FACCIA: 2015, L’ANNO DELLA NUOVA SERIE B. VENTI SQUADRE PER RIPORTARE LO SPETTACOLO. SARA’ LA MOSSA GIUSTA?TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
martedì 8 aprile 2014, 19:48EDITORIALE
di Redazione Milano
fonte Marco Russo

Alziamo le mani, per primi anche noi. Com’è che si dice, in casi del genere? Cospargersi il capo di cenere? Lo facciamo. Perché, c’è da ammetterlo. Alcune frasi sono passate inosservate, scivolate nel setaccio delle mediocrità. Ed evidentemente, così non deve essere visto il peso specifico di queste e l’autorità di chi le ha pronunciate. Ripeschiamole. Dito sul tasto “rewind”, come ci piaceva tanto fare con i nostri lettori di musicassette. “Speriamo di poter arrivare ad una Serie B a 20 squadre, a partire dal 2015/2016”. Musica, a proposito, e parole di Andrea Abodi. Possiamo dirlo? Finalmente. C’è una data, c’è un impegno, c’è una prospettiva concreta. Di proclami e annunci “rivoluzionari”, ne avevamo sentiti tanti, forse pure troppi.

Ma raramente corredati da un “quando”. Che poi è il nodo fondamentale della questione. Legare ad un termine temporale la tanto attesa riforma, significa metterci la faccia. E Abodi, diamogliene atto, lo ha fatto. Per il bene di questo torneo. Due squadre in meno, tornare al numero di formazioni che storicamente hanno formato il secondo campionato nazionale. Non è un caso se dal 1968 all’era pre-Calciopoli, venti è stato il numero perfetto. Quello che ha caratterizzato gli anni di maggiore splendore della B. Gli anni delle vittorie del Genoa, del Perugia, del Verona, dell’Atalanta. Vicenza, Ancona, Ascoli. Poi alcune delle “grandi” del Sud, Palermo, Foggia, Salernitana, Catania, Cosenza, Reggina. Piazze straordinarie, in cui il calcio è praticamente tutto.

Può essere la mossa giusta per alzare il livello di spettacolo in un torneo che se non fosse per le fiammate di un super Palermo, si crogiolerebbe nella mediocrità. Abbiamo scritto e affrontato, più volte questo tema: il rischio, il prossimo anno, è che le sfide di maggiore risalto e interesse siano nella categoria inferiore, in Lega Pro. In attesa di un tardivo ritorno al passato. I segnali del progressivo disinteresse per questo campionato erano evidenti. La svolta, adesso la attendiamo. Il 2015. L’anno della nuova, vecchia, serie B. Quella che più di tutte vogliamo.