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Venezia, Inzaghi: "Brescia? Sarà una bella prova però  sappiamo di potercela giocare alla pari”TuttoB.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
giovedì 2 novembre 2017, 21:00PRIMO PIANO
di Christian Pravatà
fonte www.trivenetogoal.it

Venezia, Inzaghi: "Brescia? Sarà una bella prova però sappiamo di potercela giocare alla pari”

Il tecnico del Venezia Filippo Inzaghi ha parlato oggi in conferenza stampa, queste le sue dichiarazioni riprese da Trivenetogoal.it:

Mister Inzaghi, innanzitutto, dopo un tour de force che vi ha visti giocare tre partite in otto giorni, ora state avendo una settimana intera per preparare un match. Come sta andando? “Sta andando bene, anche se purtroppo si è fatto male Fabiano, poiché in uno scontro fortuito ha riportato una distorsione ad una caviglia, che attualmente è molto gonfia. Mi dispiace perché anche l’ultima volta che ha giocato ha fatto bene, stava fisicamente bene, e perderlo adesso è un vero peccato. Questa è l’unica nota negativa di questa settimana, per ora. Gli altri ragazzi si stanno allenando bene, il resto della rosa è a disposizione, e speriamo di fare una bella gara”. Parlando invece del Brescia: che tipo di squadra è? Sappiamo che sta attraversando un buon momento di forma, ha affrontato e vinto anche avversarie importanti. “Sì, ma in serie B ci ripeteremmo la medesima cosa in tutte le partite. quanto al Brescia, è appunto in un ottimo momento, il cambio di allenatore gli ha giovato, perché vincere contro il Bari ed andare a vincere a Pescara sono due imprese importanti, per cui affronteremo una squadra in ottima salute, come noi. La prossima avversaria ha giocatori importantissimi, ha uno stadio complicato dove c’è un grande tifo, però ogni volta abbiamo degli esami bellissimi, importanti, che ci devono confermare la nostra crescita. Io sono molto sereno, veniamo secondo me da una bellissima partita, per cui ci sono tutte le credenziali per poter fare una gara all’altezza, poi speriamo che basti. A volte, contro organici così forti, non basta neanche la partita perfetta, però noi stiamo vendendo cara la pelle, e questa è la cosa più bella”. In particolare, del Brescia, quali sono i giocatori da tenere maggiormente sott’occhio? “E’ molto facile: il giocatore più forte è Caracciolo, che in questa categoria c’entra poco. In questo momento sta molto bene, infatti, oltre a segnare in tutte le partite, sta anche bene fisicamente, è un giocatore difficile, però noi ci siamo sempre comportati bene contro tutti, e penso che Caracciolo appunto, e Gastaldello, siano un po’ l’anima di questa squadra. Sono due giocatori importanti, ma per il resto c’è un bel mix: hanno sia giocatori esperti e forti, sia giovani importanti. Sarà una bella prova, come sempre, però noi siamo pronti e sappiamo di potercela giocare alla pari”. Abbiamo visto, anche dati gli impegni ravvicinati della scorsa settimana, un po’ di turnover tra i giocatori. Uno dei più presenti, se non il più presente, è stato Falzerano, autore indubbiamente di ottime prestazioni. Pensa che, visto che ha appunto giocato parecchio, lo farà riposare un po’, oppure, dal momento che sta giocando bene, lo terrà ancora titolare? “Falzerano sta facendo molto bene, non penso abbia bisogno di riposare. sta crescendo di partita in partita, gioca in un ruolo che ha già iniziato a fare l’anno scorso, e a mio avviso lo sta facendo bene. Ha ampi margini di miglioramento, ma è un ragazzo che si allena bene, che ascolta, per cui, quando abbiamo una settimana intera per prepararci, valuto chi sta meglio e poi non penso che, in questo momento, ci siano giocatori che abbiano bisogno di riposare, anche perché adesso disputeremo un incontro a settimana, fino a gennaio, e ci sarà modo per tutti di recuperare e di allenarsi. Anzi: la cosa che, alla fine, mi dispiace maggiormente è che qualche giocatore, finora, abbia avuto meno chances degli altri, e a parer mio meriterebbero tutti di giocare, veramente. Ho venticinque giocatori tutti sullo stesso piano, e la cosa che dispiace di più è, a volte, doverne “sacrificare” qualcuno, perché c’è chi deve anzi andare in tribuna, e per me è questo l’aspetto più difficile, per un allenatore”.