Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia
tb / venezia / Primo Piano
Pomini: "A questo punto è giusto provarci. Poter far bene mi riempie d'orgoglio"
mercoledì 3 marzo 2021, 15:19Primo Piano
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it
fonte Dal nostro inviato Giuseppe Malaguti

Pomini: "A questo punto è giusto provarci. Poter far bene mi riempie d'orgoglio"

Alberto Pomini ha parlato in videoconferenza stampa per commentare il momento del Venezia, a partire dalle possibilità di promozione: “È giusto crederci, nel senso che in questo momento ci sta girando anche tutto bene, ma non credo che ti giri bene solo per caso, ci stiamo portando gli episodi a nostro favore. Poi sappiamo benissimo la forza di chi sta sopra e sotto di noi. Credo sia giusto non porsi limiti in questo momento, avremmo tutti messo la firma per essere in questa posizione in questa estate. Sarebbe sciocco accontentarsi ora, è giusto essere ambiziosi e provarci, là davanti siamo quelli con meno pressione, anche se con Entella e Reggiana dove sapevamo di dover far risultato siamo partiti un po’ contratti. Quindi viviamo la giornata e pensiamo alla prossima”

Hai blindato la vittoria sulla Reggiana con una grande parata:

“Ancora la testa mi permette di fare certe cose, mi sono sempre allenato per farmi trovare pronto, sia quando ero titolare che quando giocavo meno. Conosco i miei pregi e i miei difetti meglio di tutti, quindi so cosa posso dare e cerco di dare il massimo. Gli episodi poi ti amplificano un po’ tutto, quella parata è stata un po’ amplificata dall’averla fatta all’ultimo, forse se l’avessi fatta in avvio di gara non se la sarebbe ricordata nessuno”.

Nel prepartita ti abbiamo visto scherzare anche con la panchina avversaria:

“Mi permetto ogni tanto di svagare un attimo per stemperare un po’ la tensione, perché quella c’è sempre anche quando la gestisci meglio, chi ha giocato con me probabilmente si ricorda di questo mio lato un po’ più scanzonato. Poi in campo mi trasformo e rompo abbastanza le scatole”.

Che sensazioni ti ha dato l’indossare la fascia?

“È bello ed è una soddisfazione, ma le sensazioni umane che sento non cambiano in base alla fascia, sento comunque di essere un aiuto per i ragazzi più giovani. Chiara che poi vederla ricompensata con la fascia gratifica, ma penso sia la cosa meno importante, l’importante è riuscire a trasmettere qualcosa agli altri e questo penso di riuscire a farlo. Io come Molinaro riusciamo credo a trasmettere qualcosa, a una certa età alcune cose ti vengono più naturali”.

TVS (Giuseppe Malaguti) – Chiunque entra dà un grande apporto, è uno dei punti di forza di questo Venezia?

“Assolutamente, perché così hai abbondanza di scelte e poi c’è una certa duttilità in chi entra nel mettersi a disposizione anche in ruoli diversi e lo stesso interprete in un ruolo diverso attualmente rende uguale. Se si vuole restare in alto è una cosa importantissima”.

Ultimamente hai dovuto consolare sia La Mantia che Zamparo dopo le parate, la parata sull’attaccante empolese ti ha permesso di riscattare mentalmente un po’ l’imprecisione commessa sul loro gol?

“Alla fine so come sono fatto, in ogni parata cerco di vedere come e perché l’ho fatta, vado a vedere le imperfezioni anche quando faccio una cosa fatta bene. A prescindere da quello, speriamo che quando avrò io bisogno di essere consolato ci sia qualcuno (ride ndr)”.

Con Maenpaa come va? Come si sta inserendo?

“A livello di comunicazione le cose vanno bene, parliamo in inglese, ma Niki sta comunque imparando l’italiano e si sta inserendo in maniera veloce. La sua carriera parla da sola, sa stare in porta e ha presenza. Quando sarà pronto se avranno voglia di continuare a darmi fiducia sarò contento, se reputeranno che non sono all’altezza faranno le scelte che devono fare. Al di là dell’essere sempre a disposizione c’è anche un po’ di orgoglio personale, ho voglia di togliermi le mie soddisfazioni, quindi ragionando in maniera un po’ egoistica mi riempie d’orgoglio il poter fare bene e l’essermi guadagnato qualcosa, prima di farmelo togliere lotterò con i denti come fanno tutti. Con Lezzerini gerarchie segnate? Stava facendo benissimo e c’è un grande feeling con lui, l’infortunio è come se lo avessi patito io, ma non la facevo vivere facilissima neanche a lui, ma è giusto che sia così, poi nel ruolo del portiere un minimo di chiarezza ci dev’essere, altrimenti rischi di influenzare negativamente entrambi”.