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Forte: "C'è un bel legame con Cremonesi. Capello giocherellone, mi ha stupito"
sabato 16 gennaio 2021, 10:32Focus
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it

Forte: "C'è un bel legame con Cremonesi. Capello giocherellone, mi ha stupito"

A Calciomercato.com Francesco Forte si è raccontato a 360 gradi, queste alcune delle sue dichiarazioni più importanti, partendo dall'esordio in Serie A con l'Inter: "La data ce l'ho tatuata sulla pelle, è stato il raggiungimento di un sogno e il punto di partenza di un nuovo percorso. Quella volta mi ero promesso che un giorno sarei tornato in Serie A, magari con un'altra maglia. Ed è uno dei miei obiettivi".

Interessamento della Roma: "È il grande rimpianto della mia carriera giovanile. Mi sarebbe piaciuto giocare nella mia squadra del cuore. Ci sono andato molto vicino perché Stramaccioni, che all'epoca allenava gli Allievi Nazionali giallorossi, mi voleva portare a Roma. Eravamo a gennaio/febbraio, Strama sapeva che sarebbe andato via e infatti poi mi ha voluto all'Inter l'anno dopo".

Esperienza in Belgio: "E' stata un'esperienza fondamentale, mi sono trovato in un ambiente nuovo e in una situazione diversa rispetto a quelle a cui ero abituato. Sia dentro che fuori dal campo: non c'era il concetto di gruppo o famiglia, lì finiti gli allenamenti ognuno andava per conto suo; alle 18 erano già tutti a casa e alle 21 a letto. La dieta è praticamente inesistente, ho visto giocatori mangiare lasagne prima di una partita".

Addio all'Inter: "E' una ferita che ancora brucia, ma devo essere onesto: la chance all'Inter ce l'ho avuta, purtroppo posso dire di essere stato io ad averla buttata. Mi è arrivata troppo presto, dovevo capire ancora alcune cose. Per esempio quando ero più piccolo sottovalutavo l'importanza degli allenamenti, magari avrei dovuto prenderli con più serietà. A quell'età ero contento perché giocavo nella Primavera dell'Inter, ma non pensavo di poter sfruttare l'occasione che mi era stata data. Paradossalmente ci credo più oggi che ho 27 anni che a 18".

La svolta con i 17 gol: "Da un punto di vista mediatico mi ha acceso una lampadina su quello che stavo facendo, ma i momenti di svolta sono stati al Perugia e allo Spezia, dove avevo margini di miglioramento per fare qualcosa d'importante. In bianconero, per esempio, sono riuscito a ritagliarmi uno spazio importante nonostante avessi davanti a me giocatori come Gilardino, Granoche, Marilungo...".

Compagno a cui è legato: "Io e Cremonesi viviamo tutti e due a Treviso, stiamo molto insieme e con lui mi trovo benissimo. E' un ragazzo eccezionale, come giocatore ha fatto una carriera importante e può dare ancora tanto. Quando si entra nello spogliatoio poi c'è complicità con tutti, anche con giocatori come Molinaro col quale abbiamo dieci anni di differenza. Cristian è fondamentale per la sua esperienza e per quello che può dare in campo".

Il simpaticone del gruppo: "Alessandro Capello, un ragazzo del quale in realtà si direbbe tutto il contrario. Anch'io quando l'ho conosciuto bene sono rimasto stupito da questo suo lato: è un giocherellone, il primo a fare una battuta durate un torello e a strappare una risata ai compagni. Ha tanto entusiasmo, ma spesso non ti aspetti la battuta da un tipo come lui".