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VeneziaMestre, un punto e poco più
domenica 6 ottobre 2019, 15:25Editoriale
di Manuel Listuzzi
per Tuttoveneziasport.it

VeneziaMestre, un punto e poco più

Inutile girarci troppo intorno. Non so chi avesse sottratto le maglie arancioneroverdi in quel di Cosenza, ma difficile pensare fossero gli stessi giocatori visti in questo avvio di stagione ad indossarle. Una squadra poco convinta nelle idee prima ancora che nelle gambe, messa sotto da un avversario con più voglia ed immensamente maggior caparbietà. Il pareggio è figlio di un episodio favorevole in un pomeriggio che porta in dote un punto e qualche dubbio. L’infortunio di Felicioli è probabilmente la peggior notizia possibile per una formazione che si specchia un po’ troppo sul possesso palla, in cui gli inserimenti e la qualità del giovane terzino stavano facendo enorme differenza al momento di aprire gli spazi. In bocca al lupo ragazzo!

In Calabria si parte con un centrocampo tecnico in cui è Vacca il play basso, mentre Fiordilino deve sacrificarsi al suo fianco in compiti di maggior copertura che lo penalizzano non poco. Zuculini sul lato opposto corre e lotta per tutto il match, ma la larghezza dei padroni di casa lo costringe ad uno sforzo fisico che paga in fase di ripartenza. Il gioco di Dionisi si basa sui movimenti del trequartista, quell’Aramu che sembra aver perso la verve delle prime giornate, accontendandosi di giocate facili e monotematiche. Il giro palla è rilassato e prevedibile, non riesce quasi mai a superare il primo pressing rossoblu e la palla lunga finisce per essere l’unica alternativa. Ma gli avanti Bocalon e Montalto vincono ben pochi duelli finendo per innervosirli. La giornata opaca si potrebbe pure superare se non fosse per un reparto difensivo che mostra evidenti lacune in fase di marcatura, caratteristica che dopo sette giornate inizia a farsi preoccupante.

La formazione di casa non fa molto per portarsi avanti, ma la qualità dei tre elementi offensivi è sufficiente per creare diversi grattacapi alla retroguardia veneta. Il VeneziaMestre soffre tremendamente i palloni alti dalle fasce e per la prima volta in stagione perde soventemente duelli fisici in mezzo al campo. La mossa di Capello scuote gli arancioneroverdi che alzano il baricentro portando Aramu più al centro del gioco. Se Fiordaliso riesce a sganciarsi con maggior frequenza nella ripresa, altrettanto non si può dire di Ceccaroni che fornisce una prestazione puramente di copertura, come le sue caratteristiche gli impongono. Il netto rigore su Aramu regala il primo gol stagionale a Montalto che festeggia come peggio non potrebbe davanti ad una curva gemellata. Arriva qui il maggior rammarico del match, quando il VeneziaMestre potrebbe approfittare di un Cosenza sotto shock per cercare la vittoria, ma al contrario sceglie di addormentare l’incontro accompagnandolo verso il fischio finale.

A fine partita l’espressione agrodolce sul mio volto cambia non appena mi viene alla mente il match della passata stagione proprio a Cosenza, in cui una squadra allo sbando portò a casa lo stesso punteggio al sapore di biscotto. Una squadra cupa, depressa e ad un passo dal baratro. L’Unione 19/20 non sarà questo schiacciasassi, ma è comunque una rosa costruita con logica e qualità, una creatura malleabile dalla quale un’abile maestro può tirar fuori qualcosa di veramente importante. Manca di sicuro fantasia negli ultimi metri e concretezza nella retroguardia, ma riuscire a non andare KO in incontri come questi è un altro piccolo tassello verso quella salvezza che è il vero obiettivo stagionale.

Forse è arrivato il momento di provare qualcosa di diverso per il tecnico toscano e le due settimane di lavoro ininterrotto possono aiutarlo. Il popolo arancioneroverde nel frattempo può continuare a sorridere, quest’anno abbiamo una squadra.

Avanti Unione!