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VeneziaMestre, serve molto di più!
martedì 23 aprile 2019, 15:36Editoriale
di Manuel Listuzzi
per Tuttoveneziasport.it

VeneziaMestre, serve molto di più!

Piove ad Ascoli. Pioggia sui sogni di salvezza del VeneziaMestre, pioggia sulle speranze dei suoi tifosi. Diluvia sul morale di un gruppo che appare giorno dopo giorno sempre più spaesato ed arrendevole. Nemmeno il fortunoso successo sul Foggia è riuscito a scuotere una squadra che traspare terrore in ogni giocata, in ogni pensiero. Non manca la voglia, sia chiaro, né la grinta. Difetta semplicemente la qualità. E quando questo fa rima con scarsissima fiducia il risultato non può che essere l’ennesima scialba partita, l’ennesima occasione sprecata. Perché Ascoli poteva veramente essere la svolta della stagione, dinnanzi ad una formazione sazia e parzialmente soddisfatta, in seguito ad un successo fondamentale, con una classifica che avrebbe potuto finalmente iniziare a sorridere agli arancioneroverdi, ed invece ancora una volta, il niente.

La sfortuna, c’è da dire, che volteggia sulla laguna da un po’. Le migliori armi veneziane come Di Mariano e Garofalo ferme ai box e Lombardi non in perfette condizioni suonano come un segnale cupo in vista della trasferta marchigiana. Nella lotteria del centrocampo escono i numeri di Besea, Zennaro e Pinato. Rossi al fianco di Bocalon compongono la coppia d’attacco. L’inizio è positivo, nonostante il campo pesante la squadra sembra esser presente, con molti giocatori ad accompagnare la manovra offensiva. Il baricentro è più alto del solito ed il pallone giunge in area di rigore con insolita frequenza ma con conosciuta imprecisione. Il feeling tra i due centravanti è vicino allo zero e quando si abbina alla poca vena d’inserimento dei centrocampisti veneziani il risultato non può che essere l’antitetico della concretezza. I padroni di casa fanno poco o nulla per ribattere agli ospiti, ma la malizia di Ciciretti ed Ardemagni procura almeno qualche pericolo dalle parti di Vicario. Alla mezzora l’episodio chiave con il rigore concesso ai bianconeri e trasformato da Ardemagni. Il VeneziaMestre prova a reagire ma le facce sono quelle sbagliate, il linguaggio del corpo, come si dice in gergo, è quello di una squadra che ci crede poco. I calci d’angolo sono battuti con esasperante lentezza, persino le proteste sono prive di mordente. Nella ripresa Cosmi prova a cambiare le carte, sostituendo il migliore nelle file veneziane Besea con Suciu, il peggiore Pinato con Segre e l’impalpabile Rossi con Vrioni. Tre cambi che purtroppo evidenziano la pochezza dell’organico arancioneroverde e che infatti non muteranno le sorti del match. Il VeneziaMestre ci prova solamente sulla destra con Lombardi che lotta ed inventa ma sbaglia puntualmente la giocata decisiva. Zennaro palesa doti di categoria superiore, seppur esagerando in talune situazioni, ma la sua predica avviene nel deserto. Bocalon non indovina un movimento, non intuisce una giocata e non detta un’idea, eleggendosi naturalmente a delusione della serata. Difficile se non impossibile disegnare calcio quando si erra puntualmente un semplice passaggio, quando non si chiude un triangolo, quando ad un compagno lanciato sulla corsa la si offre un metro all’indietro. La difesa balla sui lapsus frequenti di Coppolaro e solo un devastante Vicario salva il passivo. Si chiude così l’ennesima triste serata in salsa veneziana, con la squadra che non ha nemmeno la voglia ( o la forza?) di avvicinarsi alla fradicia curva ospite per ricevere gli incoraggiamenti in vista del decisivo match con il Crotone di sabato.

Che questa squadra abbia diversi giocatori che non appartengono alla categoria è ormai piuttosto chiaro, ma almeno la risposta caratteriale ed emotiva a questa situazione è qualcosa che le nostre due città si meritano dopo tutto ciò che si è passato in questa stagione. La speranza è che gli uomini d’esperienza di questa formazione riescano a scuotere una squadra che mai come oggi ha bisogno di essere sostenuta da tutto l’ambiente. Sabato ci giocheremo probabilmente un pezzo di futuro, un pezzo di storia. Per uscire da questa terribile annata, per ricominciare a sognare, per dimostrare che questa maglia merita di stare nel calcio dei grandi, per questi e per altri mille motivi nessun vero tifoso arancioneroverde può permettersi di mancare al Penzo contro i calabresi. Avanti Unione!