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Rientrano Domizzi e Di Mariano, cambiare è molto utile, ma ora Zenga dovrà stabilire anche qualche gerarchia
venerdì 15 febbraio 2019, 08:00Primo Piano
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it

Rientrano Domizzi e Di Mariano, cambiare è molto utile, ma ora Zenga dovrà stabilire anche qualche gerarchia

Il mercato invernale ha portato a un grosso restyling della rosa del Venezia e questo è stato appurato. Sono rimasti in squadra i soli Geijo, Zigoni e Fabiano che restano fuori dal progetto tecnico, ora l'organico a disposizione di Zenga è completo e anche con una discreta profondità, anche se nelle sfide contro Benevento e Lecce non è stato possibile vedere la squadra nella sua forma definitiva a causa di due defezioni importanti. Per quanto Di Mariano infatti sia un singolo giocatore, l'ex Novara è fondamentale per il gioco dei Leoni, così come è stata pesante l'assenza del capitano nel match contro i pugliesi, dove la mancanza della sua esperienza si è sentita soprattutto in occasione del pareggio della squadra di Liverani.

Ora però le squalifiche sono state scontate e Zenga avrà di nuovo a disposizione i suoi due pilastri, così come durante questa pausa potrebbe recuperare Alessandro Rossi. Il giovane attaccante arrivato in prestito dalla Lazio è stato infatti fermato da un problema alla caviglia, che lo ha messo fuori causa nella sfida con il Lecce. Ora che ha tutto l'organico a disposizione l'Uomo Ragno dovrà però stabilire qualche gerarchia.

Nel calcio il modulo è un numero, contano l'atteggiamento in campo e il modo di stare, fin lì ci siamo arrivati. Così come abbiamo capito che l'ex tecnico del Catania ama passare indifferentemente dal 4-3-3 al 3-5-2 e viceversa. Però forse stabilire qualche gerarchia sarebbe utile, perchè in tutti gli spogliatoi ci sono i giocatori che fanno più la differenza di altri. È difficile pensare a questa squadra senza per esempio Vicario, Domizzi, Modolo, Di Mariano e Bocalon in campo. Così come però ci sono diversi elementi che forse meriterebbero più considerazione e che con queste rotazioni non riescono a dare il giusto apporto. Pensate per esempio a Nicola Citro. L'ex Frosinone ha già a referto 4 gol, eppure spesso non viene schierato, così come Schiavone ha dimostrato che, una volta entrato in forma, ha le qualità per fare da faro in mezzo al campo, ma più di qualche volta gioca giusto i minuti finali, in favore di un turn over continuo che vede tutti e 7 i centrocampisti centrali usati, cercando di tenere un minutaggio omogeneo. L'Uomo Ragno farà le sue valutazioni, ha esperienza e competenze per dare la forma migliore agli arancioneroverdi, però col tempo qualche punto di riferimento in più (per puntare in futuro alla Serie A) dovrà esserci e alcuni elementi forse dovrebbero avere più spazio per poter incidere come sanno.