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Il Venezia ricorda il 1930 e il pokerissimo al Padova
martedì 13 novembre 2018, 17:41Focus
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it
fonte www.veneziafc.it

Il Venezia ricorda il 1930 e il pokerissimo al Padova

A Venezia il calcio è arrivato ai primi del Novecento, ma nella storia del club lagunare si è assistito più volte a un cambio di denominazione. Uno dei più singolari fu quello del 1930, in quanto l’Ac Venezia non cambiò solo il nome (che resterà per quattro anni Ss Serenissima), ma anche i colori sociali, passando dal neroverde al rosso granata.

Quella del 1930 non fu l’unica volta in cui il club lagunare decise di cambiare i propri colori, anzi. Ciò che rese unico questo cambiamento, però, è il fatto che per la prima volta sparì la parola “Venezia” dal nome del club, lasciando spazio alla sola “Serenissima”.

Un mutamento storico, voluto dall’allora presidente Suppiej, che non fu dovuto a una trasformazione dell’assetto societario o alla cessazione del titolo sportivo. Il motivo per cui avvenne, infatti, fu più che altro per evitare la bancarotta, permettendo così alla squadra di iscriversi al campionato come ogni anno, senza scendere di categoria o cadere in un fallimento.

La squadra allenata da mister Stanzel l’annata precedente si era classificata settima nel campionato cadetto, rinunciando alla possibilità di giocare la Serie A.

La stagione 1930/1931, dunque, partiva con l’obiettivo di confermare la salvezza ottenuta l’anno passato, magari tentando anche di dare fastidio alle prime della classe.

L’inizio dei Leoni, però, non fu affatto semplice, complici le due sconfitte rimediate contro il Monfalcone (vittorioso 3 a 2 al Penzo) e l’Udinese, con i bianconeri capaci di imporsi 2 a 0 in Friuli.

Da lì, il cammino della squadra granata fu un alternarsi di buone prestazioni e di ko pesanti, intervallati da qualche pareggio. Insomma, non la stagione migliore che si potesse sperare, una serie di risultati che confermarono come la Serenissima fosse una buona squadra, ma senza quel valore aggiunto che fa la differenza.

Ad ogni modo, la seconda parte di stagione regalò ai lagunari un paio di grosse soddisfazioni, prima fra tutte il derby vinto sul Padova, affossato per 5 a 1. Una partita storica, dominata in lungo e in largo dai Leoni, contro un avversario che alla vigilia vantava i favori del pronostico. Inizialmente in programma il 3 maggio, il derby fu rinviato al 4 giugno per impraticabilità del campo, quasi a voler offrire un aspetto ancor più epico a una partita già di per sè unica.

Alla fine, spinta da un Penzo festante, la Serenissima trionfò grazie alle reti di Magrini, Gorini e soprattutto alla tripletta di uno scatenato Carrera, in una giornata rimasta impressa per molto tempo nella mente dei tifosi lagunari.

Il nono posto finale in campionato non resterà nella storia di questa gloriosa società, ma nonostante ciò quella del 1930/1931 fu comunque una stagione tra le più significative del club, grazie alla divisa rosso granata e a quel derby stravinto al Penzo.