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Il Venezia ricorda il 1960/1961, l'anno della promozione
venerdì 9 novembre 2018, 12:37Focus
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it
fonte www.veneziafc.it

Il Venezia ricorda il 1960/1961, l'anno della promozione

Gli anni ’60 non sono certo stati i migliori nella storia del Venezia, ma nonostante ciò il club lagunare ha comunque raggiunto alcuni risultati importanti. Primo fra tutti il successo nel campionato cadetto che nella stagione 1960/1961 portò i neroverdi alla conquista della Seria A.

Alla guida c’era mister Carlo Alberto Quario, tecnico che resterà a Venezia per tre anni.

Si trattava di una squadra molto ambiziosa, che aveva in Gino Raffin il punto di riferimento. Grazie ai suoi diciassette gol in campionato, infatti, il bomber ex Juventus si classificò secondo tra i capocannonieri del torneo, alle spalle dell’attaccante in forza all’Alessandria, Giovanni Fanello.

Oltre a Raffin, mister Quario poteva contare su una rosa costruita con intelligenza con lo scopo di riuscire a raggiungere quella promozione che in laguna mancava da dodici lunghi anni.

In porta c’era Baldisseri, mentre la difesa era comandata da Mario Ardizzon, nato a Chioggia e quindi di fede neroverde da sempre.
De Paoli, Tesconi, Santon e Farinelli sono solamente pochi altri nomi degli artefici di una cavalcata spettacolare, che iniziò con la vittoria interna contro il Foggia.

A causa di due pareggi consecutivi e della sconfitta di Messina, però, la partenza dei Leoni non fu troppo esaltante e la squadra finì presto per allontanarsi dalle zone alte della classifica.

A fine girone d’andata, in virtù delle sette sconfitte e dei cinque pareggi nelle diciannove gare giocate, l’umore non era dei migliori e in città si cominciò a temere di non riuscire a raddrizzare la rotta, vedendo avvicinarsi il rischio di perdere per l’ennesima volta la Serie A.

Da gennaio, però, la musica cambiò notevolmente, con i ragazzi di mister Quario che riuscirono a conquistare nove punti in quattro gare, rimettendosi in carreggiata.

Seguirono una serie di buone prestazioni, che culminarono con il 4 a 0 esterno di Genova e l’incredibile successo per 3 a 2 a Cremona, contro la rivale numero uno.

Il finale di stagione fu un crescendo, con i lagunari che riuscirono a conquistare l’intera posta in palio in dodici delle ultime quattordici partite giocate, piazzandosi al primo posto finale a quota cinquanta punti, a +1 dal Mantova.

L’anno seguente la squadra non venne rivoluzionata, ma grazie ad alcuni innesti mirati Raffin e compagni riuscirono a conquistare una comoda salvezza, posizionandosi perfino davanti alla Juventus.

Confermando così quanto di buono fatto vedere nella seconda parte della stagione precedente: quella della grande rimonta e delle dodici vittorie che portarono alla Serie A.