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Vanoli: "Ora testa bassa e costanza, solo così ne usciremo. Sopreso anche io dai tanti movimenti di mercato, ma presi giocatori funzionali. Capitano? Sarà una sorpresa..."
venerdì 3 febbraio 2023, 13:58Primo Piano
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it

Vanoli: "Ora testa bassa e costanza, solo così ne usciremo. Sopreso anche io dai tanti movimenti di mercato, ma presi giocatori funzionali. Capitano? Sarà una sorpresa..."

Mister Andrea Vanoli ha inquadrato la sfida di domani contro il Benevento per il Venezia. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

La squadra dopo i tanti cambiamenti del mercato:

“Devo dire che la squadra è viva, ha voglia di fare qualcosa di importante, i nuovi sono giocatori che conoscono la categoria, altri sono ragazzi interessanti e di prospettiva. Oggi ci ritroviamo per l’ennesima volta a rifare velocemente una squadra. Non era nei miei progetti, ma le dinamiche del mercato portano anche a questo. Sono qui perché mi piacciono le sfide però e come ha detto Cannavaro la prossima è una finale. Sarò io a dover far diventare in poco tempo questo gruppo una squadra”.

E’ stato sempre detto che serviva gente motivata…

“Qualcuno è sceso dalla barca. Ora servono corazza e testa. I tifosi hanno scritto una lettera bellissima, li ringrazio e l’ho attaccata in spogliatoio. Dobbiamo ora lottare per questa grande sfida, come ho fatto Mosca, queste sfide le accetto”.

Incontrare di nuovo Cannavaro dopo l’esperienza al Parma:

“E’ solo stato un privilegio per me poter giocare con un giocatore del genere. Ringrazierò sempre quella squadra perché mi ha fatto arrivare in nazionale e giocare con uno come Fabio rese tutto più semplice”.

I complimenti di Antonelli e le richieste di mercato:

“Ringrazio il direttore per le parole, mi fa piacere. Penso che un tecnico vada giudicato da chi lo vede quotidianamente. Io entro qua alle otto e mezzo ed esco alla sera alle otto e mezzo. Io devo innalzare i capitali e portare risultati. Chi è stato penalizzato dal periodo è più la famiglia che i miei giocatori, ma mia moglie sa che questa è la mia vita. Per quanto riguarda la gara con il Sudtirol, non è stata giocata male, ma non abbiamo trovato la conclusione finale e il problema poi è capire che partite non perdere. Perché se a Genova e con il Sudtirol non perdi prendi un punto e sono punti che potevano pesare. Poi quanto successo è portato dalle dinamiche del mercato, sono rimasto anche io un po’ scioccato da quanto successo. Sono fiero del mio lavoro perché sono tutti andati in Serie A, quindi forse ho dei meriti. Però non ho tempo di pensare, ringrazio tutti, chi è andato e chi è rimasto perché ha voglia di combattere fino alla fine. Poi i risultati saranno frutto di più fattori. Avevo detto al direttore di andare a prendere giocatori funzionali a quanto stavamo portando avanti, avevo chiesto un braccetto dietro a Ceccaroni, un play che abbiamo trovato con Jajalo e per caratteristiche un attaccante con caratteristiche differenti rispetto a quelli che avevamo. Penso che il direttore abbia fatto un ottimo lavoro, sono giocatori funzionali alla mia idea, in più abbiamo cercato giocatori soprattutto italiani che fisicamente stessero bene. Gli mancherà il ritmo partita, ma ora la bravura sarà amalgamarli e fargli trovare la condizione giusta. Sono più carico di prima e arriverò fino in fondo a questa sfida”.

Ci puoi parlare delle voci che parlano di un litigio tra te e Crnigoj?

“Da quando sono arrivato sono stato schietto e sincero, non sono capace di dire bugie, quando devo dire le cose le dico. Io l’ho già detto l’altra volta, ringrazio Crnigoj come tutti gli altri, ci hanno dato tanto, se sono andati in Serie A hanno un valore. Tant’è che sono arrivato fino a gennaio dicendo che volevo toccare il meno possibile. Poi è successo quello che è successo sul mercato, abbiamo dato giocatori ma abbiamo anche preso. Abbiamo preso giocatori sicuramente con meno esperienza ma che hanno voglia e fame di crescere e di continuità. Per scendere dalla A per venire a Venezia vuol dire che hai qualcosa dentro. Poi le dinamiche cambiano anche all’ultimo momento. Io guardo avanti, ringrazio tutti loro, ho un bellissimo rapporto con loro. Sono veramente contento di vederli nella categoria dove volevano andare, speriamo di incontrarli un giorno in quella categoria, ora non possiamo pensare a loro, il passato è passato”.

Speravi in una seconda punta già pronta?

“Gli obiettivi sono stati raggiunti, i ragazzi che sono qua mi rendono contento, ho quattro punte e spero che tutti possano migliorare. Anche per loro spero sia esperienza di crescita, i Pierini, che sa fare gol, Johnsen penso sia il momento in cui debba dare qualcosa in più nell’incisività. A Pohjanpalo non posso dire niente. Sono contento di loro e andremo fino alla fine”.

Disponibili:

“Sono tutti disponibili, conosco tutti tranne i due nuovi Sverko e Redan, non sono ancora disponibili, non li  conosco e avrò il piacere di conoscergli piano piano. Modolo è in fase di recupero”.

Spaventa la prospettiva di dover fare 8 vittorie? La gara con il Benevento?

“Sì, mi spaventa. Preferisco sedici pareggi. Sarà una partita difficile sotto l’aspetto mentale e tattico, i punti iniziano a essere pesanti, queste partite bisogna giocarle con la testa. Il nostro campionato ora dev’essere forte di testa, sapere che dobbiamo arrivare a punti e non spaventarci di niente, siamo lì, lo siamo già stati, abbiamo avuto la capacità di ritirarci fuori, sarà un campionato duro per tutti fino alla fine. Testa bassa, dobbiamo saper fare una cosa, lavorare giorno per giorno trovando le soluzioni per uscire da questa soluzione qua”.

Come stanno i nuovi? Cheryshev?

“I nuovi stanno tutti bene, la scelta mia specifica era di andare su giocatori allenati bene e pronti anche se con pochi minuti nelle gambe, sicuramente è normale come successo con Jajalo che quando non hai il ritmo partita, con in più la tensione di match così importanti, fanno sì che tu debba calibrare le cose. Cheryshev sappiamo che giocatore sia, il suo problema in questo periodo è che gli è mancata la preparazione, in due anni ha fatto due partite da novanta minuti. Oggi inizia un percorso piano piano e devo portarlo a stare bene, in parecchi ruoli per la sua esperienza può darci una mano. Dobbiamo capire che siamo in Serie B, siamo riusciti ad ammonire le nostre due punte che sono le più brave al mondo, ne siamo usciti con un naso rotto, nessuno ha parlato del rigore su Candela, ho visto quello dato alla Ternana e ripenso a quello di Crnigoj... questo è quello che dobbiamo combattere. Poi le qualità di Cheryshev le sappiamo, come giocatore per questi livelli può darci una grossa mano”.

Sedici pareggi però portano meno punti di otto vittorie:

“Sì ma se ragiono così una in mezzo la vinco. Se penso di doverle vincere tutte finisco con il perdere, invece dobbiamo essere formichine, avere continuità di risultati, nel mezzo dei pareggi una la vinco, è importante il come si arriva all’obiettivo. La partita di domani non sarà la fine, questa è la B, la A è più direzionale, ci sono quelle che stanno lottando per non retrocedere e le altre che si giocano altro. La B soprattutto per salvarsi è lunga. Bisogna essere concentrati, commettere meno errori possibile, da quando sono arrivato abbiamo preso cinque rigori, abbastanza netti e da stupidi. Non potrai avere ogni volta dieci palle gol, serve attenzione. L’ho passato io sulla mia pelle, quando costruisci squadre forti hai sempre la sensazione che quella dopo la vinci e non ti rendi conto a volte dei problemi del perché non la vinci, quindi dobbiamo oggi vincere questa sfida per me e per i ragazzi importante e per questa gente. Da quando sono arrivato ho sempre detto che se quanto faccio non basta farò ancora di più”.

TVS Davide Marchiol – Visto l’addio di Ceccaroni e l’assenza di Modolo ci può dire chi sarà il capitano?

“Sarà una sorpresa domani”.