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RdC: "De Rossi, la mia promessa: 'Anima e corpo per la Spal'"TuttoB.com
De Rossi
© foto di Ufficio Stampa SPAL
giovedì 13 ottobre 2022, 08:33Spal
di Marco Lombardi

RdC: "De Rossi, la mia promessa: 'Anima e corpo per la Spal'"

"La mia promessa? Anima e corpo per la Spal", titola il Resto del Carlino. 

Daniele De Rossi e il primo impatto a Ferrara: "Accolto in maniera incredibile. Ringrazio Joe per il coraggio e la lungimiranza".

Prima impressione? Calcio a parte, autenticamente umile senza falsa modestia. Daniele De Rossi ha conferito per un’oretta con una stampa eccezionalmente mobilitata per l’evento, e in attesa di farsi conoscere per le sue abilità tecnico-tattiche, tale è parso. Anche deciso a tratti, ma genuino nelle emozioni: "Saggio no, né illuminato o geniale. Ma nemmeno uno stupido, ecco… - ha precisato - e in campo un combattente sì ma pensante come spero saranno i miei giocatori". Ddr (assonanza terribile, meglio "Cecio" come lo chiamano a Roma) non si era preparato discorsi: "Ringrazio solo tutte le persone che mi hanno accolto qui in modo incredibile, e sono state tante. Ero quasi spaventato o preoccupato dal dover infilare una porta diversa da quella della Roma, e di farlo per giunta in una veste nuova. E’ da quando giocavo che Joe Tacopina mi diceva che un giorno mi avrebbe voluto come mister ed eccomi qua. Ci lega grande amicizia e stima reciproca e io intendo ripagarlo. Sul piano umano Joe è un sognatore vincente, le promozioni che ha ottenuto parlano per lui".

Nessuno prima l’aveva chiamata?

"Avevo parlato con tanti dirigenti, con 3-4 club anche approfonditamente: ma pure apprezzando, avevo detto no. Altri mi parlavano e poi declinavano, ’non hai mai allenato’: dubbi legittimi, solo non capisco perché mi chiamassero, visto che questo lo sapevano anche prima. Pareva la storia della ’sora Camilla, che tutti la vonno e nessuno la piglia’. Joe è un visionario e con me ha avuto coraggio e lungimiranza, in più ha un progetto vero. Smanio dal desiderio di dargli ragione".

Emozionato?

"Lì per lì mi sono sentito come uno che passa dalla quinta elementare alla prima media: cambi edificio scolastico, compagni e ambiente, e senti quel ’friccichio’ dentro di emozioni e timori. Ma dopo un’ora con quella seconda famiglia che è il mio staff ero già focalizzato su Cittadella e le riunioni tecniche e le sedute erano già priorità. Un po’ sapevo già com’è, mio padre allena da una vita".

Che promesse fa al suo nuovo pubblico?

"Prometto di non fare promesse, nel calcio non si può. O meglio, prometto solo che io e i miei collaboratori saremo tutti noi anima e corpo nella Spal". Ha ricevuto messaggi particolari? [...].