La Nazione: "I sassolini di D'Angelo: 'Il 99,9% dei pisani mi è sempre stato vicino, pazienza per qualche 'vedova'...'"

"I sassolini di D’Angelo: 'Per noi parlano i fatti'", titola La Nazione. 

"Luca D’Angelo, Luca D’Angelo". Ha cominciato la Nord e ha proseguito il resto dello stadio. Non era il primo coro dedicato dall’Arena all’allenatore abruzzese l’uomo che siede sulla panchina del Pisa da quattro stagioni. Ce ne erano già stati diversi di riconoscimenti simili nel corso della stagione, subito dopo la vittoria contro la Cremonese ma pure in tante altre occasioni. Però quello di domenica sera, una manciata di secondi dopo aver perso la serie A ai tempi supplementari, vale più di un’incoronazione: è il riconoscimento non solo del lavoro svolto, dalla C a un passo dall’Olimpo del calcio in quattro anni, ma soprattutto e ancora di più dell’affetto per un uomo e un allenatore autentico. Da D’Angelo si riparte. Lo desidera la piazza, lo stabilisce anche il contratto che lo lega al Pisa pure per la prossima stagione. La cosa più importante, però, è che lo vuole lui stesso: "Noi dobbiamo lottare per andare in A anche il prossimo anno" ha detto una manciata di minuti dopo la promozione sfumata ai tempi supplementari.

D’Angelo ci sarà ancora, insomma. "Sì perchè sono sotto contratto, ma soprattutto perchè ha Pisa io sto davvero bene e lavoro per una delle società più importanti del calcio italiano". Non importa se nel corso della stagione è arrivata anche qualche critica. Perchè "il 99,9% della gente di Pisa mi è sempre stata vicina e sostenuto e pazienza se c’è ancora qualche vedova – ha detto il tecnico nerazzurro togliendosi anche qualche sassolino dalle scarpe –: so anche da dove arrivano certe critiche ma non fa niente perché poi parlano i fatti" [...].