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Agente Diakité: "Portarlo a Palermo è stato complicato. Coulibaly? Speriamo nel riscatto"
Fabrizio Ferrari, agente di Salim Diakite e Mamadou Coulibaly, è intervenuto durante la Palermo Football Conference, svoltasi oggi nella location de La Braciera In Villa, iniziando a parlare del trasferimento del difensore dalla Ternana al Palermo: "Capozucca faceva il suo lavoro, cercava di incassare quanti più soldi possibile. Il suo intento principale era quello di non privarsi di un calciatore importante per il suo club. Poi la volontà del ragazzo e dei rosanero sono state importanti, tant'è che si è passati da un prestito con obbligo a una cessione a titolo definitivo e quindi indubbiamente le parti non è possibile che non si ritengano soddisfatte".
Ha mai avuto paura che l'operazione non andasse in porto?
"Fino alla firma (ride, ndr). Ci sono stati diversi problemi fino all'ultimo, come l'incentivo all'esodo per quanto riguarda le mensilità non pagate, che non è stato semplicissimo mettere a posto, ma fa parte delle negoziazioni. A gennaio, mese che non sopporto, tutte le trattative difficili in estate lo sono ancora di più, soprattutto per i giocatori bravi come Salim. Sono contento sia andata a buon fine, ma è normale che diventasse complicata".
Più semplice invece quella che ha portato Mamadou Coulibaly dalla Salernitana al Palermo.
"Decisamente, innanzitutto perché arrivata in estate. Era completamente diversa perché la Salernitana aveva un progetto diverso dal punto di vista tecnico e, malgrado ci fosse confusione sul fatto se fosse utile o meno alla causa, anche a noi è piaciuto molto di più il progetto del Palermo. La trattativa è stata semplice".
Sperate nel riscatto a fine anno?
"Sì, ovviamente. L'obiettivo principale è che il Palermo possa provare a salire in Serie A".
Ha mai avuto paura che l'operazione non andasse in porto?
"Fino alla firma (ride, ndr). Ci sono stati diversi problemi fino all'ultimo, come l'incentivo all'esodo per quanto riguarda le mensilità non pagate, che non è stato semplicissimo mettere a posto, ma fa parte delle negoziazioni. A gennaio, mese che non sopporto, tutte le trattative difficili in estate lo sono ancora di più, soprattutto per i giocatori bravi come Salim. Sono contento sia andata a buon fine, ma è normale che diventasse complicata".
Più semplice invece quella che ha portato Mamadou Coulibaly dalla Salernitana al Palermo.
"Decisamente, innanzitutto perché arrivata in estate. Era completamente diversa perché la Salernitana aveva un progetto diverso dal punto di vista tecnico e, malgrado ci fosse confusione sul fatto se fosse utile o meno alla causa, anche a noi è piaciuto molto di più il progetto del Palermo. La trattativa è stata semplice".
Sperate nel riscatto a fine anno?
"Sì, ovviamente. L'obiettivo principale è che il Palermo possa provare a salire in Serie A".
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