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Benevento, Montipò: "La Serie A il coronamento di un sogno. Buffon l'idolo, Alisson il più forte. Qui c'è tutto per puntare all'Europa"TuttoB.com
Montipò
© foto di PhotoViews
sabato 11 aprile 2020, 19:35Benevento
di Marco Lombardi

Benevento, Montipò: "La Serie A il coronamento di un sogno. Buffon l'idolo, Alisson il più forte. Qui c'è tutto per puntare all'Europa"

Lorenzo Montipò, portiere del Benevento, si è raccontato a tutto tondo durante la diretta Instagram di Ottochannel. 

QUOTIDIANITA’ DA QUARANTENA – “La mattina mi sveglio intorno alle 10 e mi alleno un po’; poi pranzo e guardo la tv. Poi faccio un corso di inglese per un’oretta e poi play-station. Spero che questa situazione finisca il più presto possibile. Speriamo che dal 4 maggio si possa tornare ad allenarsi; logicamente al primo posto c’è la salute. Con i ragazzi ci diciamo di tener duro e cerchiamo di starci vicini e di aiutarci a superare questo momento di difficoltà”.

L’ESPERIENZA SANNITA – “In questi due anni si è creato un bel rapporto con la gente di Benevento. Benevento è una città piccola, le cose essenziali ci sono e si mangia molto bene. Non ha nulla da invidiare a nessun’altra città, ci sto molto bene”.

IL RAPPORTO CON GORI – “Con Ghigo ho un rapporto fantastico, stiamo sempre insieme perché lui ha la famiglia lontano e io sono senza la mia ragazza molto spesso. Pranziamo sempre insieme e spesso stiamo insieme anche a cena. Ti aiuta molto lavorare con uno come lui; avere al fianco gente come lui e Nicolò (Manfredini n.d.r.) ti aiuta a crescere mentalmente soprattutto”.

IL MIGLIOR COLPO SECONDO FOGGIA – “Ringrazio il direttore, mi fa molto piacere. E’ un onore sentire certe parole. Il direttore dai primi momenti della trattativa mi ha fatto capire quanto puntava su di me. Credo che nessuno dei due si possa dire pentito della scelta”.

IPOTESI TORINO – “Di effettivo c’è sempre stato ben poco anche perché io non ho mai dato la disponibilità ad andar via. Ho sempre voluto restare al Benevento e questo vale anche per la prossima estate. La mia intenzione è giocare in serie A con questa maglia, visto che in questi giorni se ne è parlato di nuovo sui siti. Voglio restare qui”.

INZAGHI – “Ci ha trasmesso a pieno la sua mentalità e da questo punto di vista ci sta dando davvero molto. C’è stima reciproca e quando abbiamo qualche difficoltà ne parliamo tranquillamente. A livello di squadra sì, Inzaghi è stato quello che ci ha dato di più. Ci sta facendo fare un campionato al di là dei nostri standard. Da tifoso milanista, avere Inzaghi come allenatore mi fa strano. Mi ricordo ancora quella doppietta in finale di Champions e quindi sono ricordi molto belli”.

PARATE - "La parata più bella? Quella in casa contro il Pordenone. Il rigore parato a Pisa, invece, è stato il punto di partenza di questo Benevento, da quel momento sia io che tutta la squadra abbiamo trovato i giusti stimoli e da lì abbiamo iniziato questa corsa verso la serie A. Parare un rigore a Ronaldo sarebbe una vittoria personale. Se devo scegliere tra vincere una partita con la Juve o parare un rigore a Ronaldo ovviamente scelgo la prima”.

IL RUOLO DEL PORTIERE – “La pazzia è una componente, si dice che tutti i portieri siano un po’ pazzi. Per me è stato quasi un caso: sono diventato portiere perché il portiere della mia squadretta aveva l’influenza. Comunque, sin da piccolo mi piaceva particolarmente questo ruolo.

Il mio idolo? Sicuramente Buffon, ancora adesso è tra i più forti. Il più forte adesso, secondo me, è Alisson. La serie B ha mostrato grandi portieri quest’anno, vorrei mettermi al primo posto perché il Benevento è primo ma devo dire che ci sono tanti diversi portieri forti come Gori, Carnesecchi”.

RENDIMENTO PERSONALE – “Dopo Cittadella sono stato molto ma molto male per fortuna sono andato in nazionale e mi sono distratto.

Secondo me da migliorare devo migliorare in tutto. Ancora non sono un portiere finito ed ho dei margini di miglioramento in porta, nelle uscite e nella comunicazione con la squadra. Spero di farlo appena potremo ritornare in campo.

Già rispetto all’anno scorso quest’anno gioco molto di più la palla con i piedi. Il fatto che il portiere sia il regista basso della squadra ti dà più responsabilità e ti impone di migliorare sempre. Il migliore in questo senso è Ter Stegen.

Se non facessi il portiere fare l’attaccante, senza dubbio. In avanti farei meno danni possibili”.

LA PARTITA PIU’ BELLA E QUELLA PIU’ IMPORTANTE – “La partita più bella credo quella col Trapani in casa, la più importante quella col Crotone. In quella occasione avevamo sei o sette indisponibili: facemmo una partita epica e andammo a più sette su di loro”.

SU CALDIROLA – “Un centrale come Caldirola ti dà tanta sicurezza, è un gran difensore. Anche se abbiamo qualche battibecco su instagram come avrete potuto vedere, ci vogliamo molto bene e ci stimiamo molto”.

DIFESA DI FERRO – “Sì la nostra forza è l’aver preso davvero pochi gol ma abbiamo anche il miglior attacco. Gli attaccanti, poi, sono i primi a lavorare per la squadra e il merito dei tanti clean sheet è anche loro. Avere poi due portieri così forti alle spalle mi ha aiutato a tenere alta la concentrazione e a non pensare di avere il posto assicurato”.

CON CHI HO LEGATO DI PIU’? – “Dico Ghigo Gori, Caldirola e Luca Antei perché sono quelli con cui stiamo sempre insieme ma devo dire che quest’anno abbiamo un grande gruppo. Dico loro perché stiamo sempre insieme”.

CON IL PRESIDENTE – “C’è grande stima con il Presidente, mi dice che devo salutarlo da seduto perché altrimenti lo metto in difficoltà per l’altezza. Ci vogliamo molto bene”.

IL CORO – “Il coro più bello della Sud è “Alè stregone alè”, senza alcun dubbio. A fine partita quando andiamo sotto la curva è molto emozionante”.

IL SOGNO NAZIONALE – “Ci credo ma so che è dura. Davanti a me ci sono davvero dei portieri molto forti. La strada è lunga e in salita ma non mi darò mai per vinto e coltiverò sempre questo sogno”.

LA SERIE A – “La serie A sarà il coronamento di un sogno, spero di giocarla l’anno prossimo con la maglia del Benevento. La massima serie è molto difficile e non dovremo pensare che dopo il campionato di quest’anno sia più facile. Ci vorrà molta più dedizione e lavoro”.

PORTIERI GOLEADOR – “Io sono milanista quindi vedere il gol di Brignoli contro il Milan non è stata una bella sensazione. Allo stesso tempo vedere un gol del portiere è sempre bello. Spero che succederà anche a me, però è davvero molto raro”.

AVERE LA CURVA ALLE SPALLE – “Una sensazione magnifica, qui il tifo è molto caldo. Posso solo dire grazie e di venire sempre più numerosi. La curva sud e i tifosi sono davvero il dodicesimo uomo in campo. Il calcio senza i tifosi non è calcio ma purtroppo se c’è la necessità di finire il campionato così, lo faremo.”

PAURA CHE VENGA ANNULLATO IL CAMPIONATO – “Il timore leggermente c’è perché ancora non c’è una data su nulla. Mi sembra che, però, l’idea di tutti partendo da Gravina sia quella di terminare il campionato e il tempo ci sarebbe se potremo iniziare a giugno”.

ACQUISTI PER LA SERIE A – “A queste domande non so rispondere, di questo si occupa il direttore e non è il mio ambito. Posso dire che abbiamo una grandissima squadra che può affrontare la serie A. Vedremo gli acquisti che saranno fatti ma non so cosa dire al riguardo”.

ESPERIENZA ALL’ESTERO – “Sì mi piacerebbe giocare all’estero. Spagna, Germani, Inghilterra per me sarebbe uguale. Noi portieri non possiamo giocare in Cina e in Arabia Saudita quindi al di fuori dell’Europa dire l’America”.

FUTURO AL MILAN? – “Sono sincero, non è una cosa a cui ambisco. Il Milan ha una grande storia quindi sì mi piacerebbe ma lì c’è un grande portiere e io sono davvero molto contento di giocare nel Benevento”.

OBIETTIVO EUROPA – “Giocare la Champions sarebbe fantastico, già vederla in tv è emozionate.  In caso di Serie A il primo obiettivo deve essere la salvezza. Però, so che c’è un progetto del Presidente a lungo termine e il suo sogno è arrivare in Europa. Posso dire che per la forza economica e l’organizzazione della società credo che sia un obiettivo raggiungibile”.

MESAGGIO AI TIFOSI – “Ai tifosi dico che spero che potremo tornare presto insieme al Vigorito e che non possiamo mollare proprio adesso ma dobbiamo restare a casa fino al 3 maggio, così poi potremo tornare a gioire insieme”.