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Venezia, Zenga: "Ascoli squadra fisica e attendista, noi dobbiamo uscire dalla zona pericolosa"

Venezia, Zenga: "Ascoli squadra fisica e attendista, noi dobbiamo uscire dalla zona pericolosa"TuttoB.com
Zenga
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
venerdì 7 dicembre 2018, 12:00PRIMO PIANO
di Marco Lombardi

Le dichiarazioni di Walter Zenga, tecnico del Venezia, alla vigilia della gara interna contro l'Ascoli: "Preferisco giocare subito e non avere il tempo di fare altre cose. Modolo sarà squalificato, è normale durante un campionato: tutti si devono allenare con la stessa intensità e concentrazione, prima o poi arriva il momento per tutti. L’Ascoli ha messo insieme giocatori che stanno bene insieme, hanno trovato principi di gioco e interpreti al loro posto. A Foggia siamo cresciuti in personalità e atteggiamento, se fossimo sempre aggressivi e sempre alti magari non saremmo nemmeno in Serie B. La vecchia idea che tutti devono pensarla alla stessa maniera e allo stesso momento. Falzerano in realtà ha preso quattro turni, col Brescia praticamente non ha giocato, quello che chiedo al giudice sportivo di considerare tutti gli aspetti. Anche se dovessi avere gente infortunata o squalifica, ho talmente fiducia in quelli che alleno che non servono alchimie strane. Citro e Suciu stanno bene, sono recuperabili. Se manca il centrale di destra, come posso usare Cernuto che è sinistro? Se manca Domizzi gioca Cernuto, se manca Modolo gioca Andelkovic. La semplicità è sempre la cosa migliore. Citro che va a fare la mezzala o l’attaccante centrale è una questione a partita in corso. Bruscagin non lo sposto, senza dire nulla vi ho detto anche chi gioca… Sinisa sta bene, si è sempre allenato con professionalità. E’ una squadra che attende, hanno vinto a Benevento, hanno battuto lo Spezia in casa, è una squadra molto fisica tutti di grande forza. Cavion è un giocatore che mi piace moltissimo, ha classe e ha fatto dei gol, fra Laverone e D’Elia sono tutti giocatori di categoria. Hanno 19 punti e se dovessero vincere domani vanno sparati in zona playoff. Vivarini ha fatto quello che ha potuto a Latina, ha fatto bene a Empoli, tutto il rispetto che portiamo per gli avversari ce lo portiamo in campo. Nelle ultime partite col Brescia in casa eravamo in dieci, la squadra produce e continua a migliorarsi, il primo step era compattare l’ambiente, il secondo è quello di uscire dalla zona pericolo e non ci siamo ancora fuori del tutto, il terzo step era quello di produrre qualcosa, passare attraverso prestazioni meno brillanti è un processo normale”