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Frosinone, Longo: "Dovremo essere bravi a non perdere la lucidità e leggere bene la partita"

Frosinone, Longo: "Dovremo essere bravi a non perdere la lucidità e leggere bene la partita"TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
sabato 17 febbraio 2018, 18:00PRIMO PIANO
di Christian Pravatà
fonte Www.frosinonecalcio.com

In casa Frosinone la conferenza stampa di Moreno Longo viene spostata al ‘Benito Stirpe’ per problemi logistici ed anticipata di buon mattina, alle ore 9.30 per dare il tempo al tecnico di spostarsi a Ferentino dove ha diretto la rifinitura.

Mister, affrontiamo subito il problema occorso a Bardi. Ci sarà?

“Sarà out, ho avuto questo inconveniente durante la partita di Bari ma è rimasto in campo. Un problema di lieve entità ma non vogliamo correre il rischio di perderlo più a lungo”.

Sarà quindi il giorno di Vigorito? Lei disse che ci sarebbe arrivata anche l’opportunità per lui. 

“Sicuramente giocherà Vigorito”.

La settimana è trascorsa più a pensare alla sconfitta di Bari o all’Ascoli?

“La settimana è trascorsa nel migliore dei modi, con la giusta intensità che in ragazzi mettono negli allenamenti. Prendendo in considerazione tutto quello che solitamente prendiamo in considerazione anche quando si vince. E con la testa rivolta all’Ascoli”.

Sulla scorta delle indicazioni ottenute dalla gara con il Pescara e quella di Bari ritiene che sia arrivato il momento di cambiare qualcosa? Non certo per la sconfitta, ma anche a Bari qualcosa non ha funzionato. Vedremo qualche novità? Magari recuperà Gori, Matarese…

“Innanzitutto Gori lo abbiamo reinserito parzialmente questa settimana, non sarà nella lista dei convocati. Non è recuperato, gli è mancata la parte del contrasto durante l’allenamento. Tutto procede bene ma abbiamo voluto aspettare anche perché abbiamo voluto tenere in considerazione le sue sensazioni. Detto questo stiamo valutando quello che può essere il cosiddetto ‘periodo in arrivo’. La squadra tanto per spiegare, deve mantenere la propria autostima, il proprio entusiasmo. Aggiungiamo anche che la sconfitta di Bari è stata immeritata, abbiamo concesso agli avversari un tiro e mezzo, noi per contro abbiamo costruito 4-5 occasioni. Stiamo valutando, come ho detto, il ‘periodo in arrivo’ e non una partita: 4 gare in due settimane, quindi decideremo partita dopo partita. Non stiamo a fare calcoli per tutta una serie di situazioni o per il turno infrasettimanale. Adesso stiamo analizzando chi può essere presente per affrontare l’Ascoli e poi vedremo di fare tutte le valutazioni del caso in funzione delle altre partite che ci saranno”.

Ha parlato anche di cartellini gialli, uno tra Matteo Ciofani e Terranova è in diffida. E potrebbe essere il giorno di Paganini?

“Per i diffidati ho risposto già prima. Inutile stare a fare dei calcoli. Le ammonizioni le vivremo come le abbiamo sempre vissute. E quando arriveranno le squalifiche, se arriveranno, siamo sicuri di poter avere sostituti all’altezza. Quindi la scelta verrà fatta non certo per le diffide incombenti”.

Ci sarà qualche altra novità in avanti, magari con Citro, considerato che lei ha sempre detto che Koné si esprime meglio a tre e non a due?

“Koné si può esprimere anche in un centrocampo a due ma comunque è una mezz’ala in un centrocampo a tre. Sappiamo che può darci la possibilità di cambiare modulo all’inizio o durante la gara e questo lo vedremo come l’Ascoli arriverà a disporsi”.

Non ha risposto alla domanda del modilo, di Paganini e di Citro..

“Infatti non ho risposto” sorride Longo.

Che partita si aspetta?

“Anche loro arrivano da una sconfitta. Noi dobbiamo essere bravi a leggere la partita, adattarci a quello che la gara ci proporrà. Ed avere la maturità, la calma per trovare gli spazi giusti. Se dovessero venire qui a lasciarci degli spazi dovremo essere pronti a sfruttarli. Quindi sarà fondamentale capire la chiave di lettura. Non dobbiamo perdere la lucidità in nessun momento. Perché una partita dura 95′”.

L’Ascoli verrà qui per affrontarvi a viso aperto oppure bisognerà avere pazienza?

“Ad oggi ipotizzare un Ascoli in una maniera o in un’altra è difficile farlo. Dobbiamo essere pronti a tutte e due le evenienze. E’ una squadra che non ha nulla da perdere. Può venire a giocarsi la partita o a chiudersi per portarsi un punto. Sta a noi interpretarla nel migliore dei modi”.

Dal punto di vista dei nervi e del carattere ora inizia un altro campionato. Come si lavora sotto questo aspetto su un gruppo ‘pressato’ ogni giorno da più parti e più componenti?

“Ricetta particolare non c’è. Dobbiamo isolarci da tutto quello che è il fattore esterno e pensare solo all’obiettivo raggiungibile attraverso la fame, il lavoro, il sacrificio. Noi dall’ambiente esterno dobbiamo trarre la parte positiva: magari lo stadio pieno che ci inciti domani”.

E’ un vantaggio il calendario che ci fa giocare domani, quindi a conoscenza dei risultati di oggi?

“E’ una cosa alla quale rispondo sempre alla stessa maniera: il calendario è l’unica cosa che non possiamo cambiare. Chi vuol fare questo lavoro non deve subire le pressioni. Perché poi conta il terreno di gioco, contano i 90′, conta essere forte e superiori”.