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Criscitiello sui fatti di Avellino-Verona: "Aggressione non da parte dei tifosi irpini"

Criscitiello sui fatti di Avellino-Verona: "Aggressione non da parte dei tifosi irpini"TuttoB.com
© foto di Federico De Luca
lunedì 13 febbraio 2017, 13:00PRIMO PIANO
di Angelo Zarra

Il direttore Michele Criscitiello, nel suo consueto editoriale del lunedì, ha commentato i fatti successi prima della gara Avellino-Verona che hanno visto coinvolti il presidente gialloblu Setti e Luca Toni:

"Sabato è successo un fatto spiacevole al Presidente del Verona Setti e a Luca Toni. L'aggressione subita ad Avellino è vile, incivile e deprecabile. Toni, a fine gara, ha raccontato i fatti e ha specificato anche che - una volta arrivato allo stadio - ha trovato massima ospitalità da parte dei tifosi irpini e dalla stessa società del Presidente Taccone. Toni ha ragione e ha spiegato bene come sono andati i fatti, ma c'è qualcosa da aggiungere. I dieci teppisti che hanno accerchiato la macchina dei dirigenti del Verona non sono neanche tifosi dell'Avellino ma gente di strada. Infatti l'accaduto non si è svolto nello stadio né nei pressi dell'impianto. Non è una giustificazione ma una precisazione. Da quel che risulta alla Questura di Avellino, i teppisti non avevano individuato chi c'era in auto ma credevano fossero tifosi del Verona. Dimostrazione questa che i tifosi con questo fatto gravissimo non hanno nulla a che fare. Se un tifoso dell'Avellino, o di un'altra squadra di calcio italiana, non conosce Luca Toni deve farsi rinchiudere. Quella gente non c'entra nulla con il calcio e non possono essere definiti tifosi. E' successo in un giorno in cui c'era la partita e il fatto ha coinvolto dirigenti di una squadra di calcio, ma questo episodio va inserito nella cronaca nera e non certamente nella cronaca sportiva. Fa piacere che l'intelligenza di Toni abbia saputo discernere dieci facinorosi da tutto il resto del pubblico avellinese, caldo ma sempre civile. Il tifoso dell'Avellino è quello che nel derby contro il Napoli, il giorno della morte di Sergio Ercolano, è rimasto impassibile sugli spalti senza entrare in guerrigilia con i tifosi partenopei né con Polizia e Carabinieri. Il tifoso avellinese è quello che il giorno dopo si unì al tifoso napoletano davanti all'Ospedale Moscati per aspettare con ansia il responso sulle condizioni di Sergio Ercolano. Il tifoso avellinese è quello che organizza la beneficenza per la lotta contro la Sla in ricordo di Adriano Lombardi. Il tifoso avellinese si lamenta, porta pressione alla squadra quando le cose non vanno bene, ma oltre le critiche non è mai andato. E' giusto che i responsabili vengano identificati e paghino, ma la stampa nazionale è opportuno che si documenti prima di generalizzare. Nessuno ha evidenziato che, quest'anno, in Avellino-Benevento e Avellino-Salernitana non è volato neanche un coriandolo e in entrambe le occasioni ha vinto lo sport con tre tifoserie che si sono distinte per maturità e sportività".