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Cittadella, immigrazione clandestina: chiesti gli atti di Kouame. Gabrielli: "Noi ignari di tutto"

Cittadella, immigrazione clandestina: chiesti gli atti di Kouame. Gabrielli: "Noi ignari di tutto"TuttoB.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoJuveStabia.it
giovedì 20 luglio 2017, 23:00PRIMO PIANO
di Angelo Zarra

C'è anche Cristian Kouame, giocatore che qualche settimana fa il Cittadella ha riscattato dal Prato, al centro di un’inchiesta condotta dalla Procura del capoluogo toscano sulla presunta immigrazione clandestina di alcuni calciatori africani che ha portato all'arresto dei presidenti del Prato e della Sestese oltre che di un procuratore sportivo ed una donna di origine ivoriana. Come riporta il Fatto Quotidiano, secondo l'accusa gli indagati hanno procurato a giovani ivoriani minorenni false documentazioni allo scopo di ottenere il rilascio dei visti di ingresso per motivi di ricongiungimento familiare, con successivo ottenimento dei permessi di soggiorno per motivi familiari. Inoltre la procura vuole far luce sul trasferimento di giovani africani con falsi documenti per permettere alle due società che ne detenevano il cartellino del trasferimento (Sestese e Prato) di ricevere profitti sulla loro vendita.

A padovagoal.it, il patron del Cittadella Andrea Gabrielli ha però sottolineato l'estraneità dello stesso club ai fatti: "In mattinata sono passato in sede e sono stati firmati gli atti richiesti dalla Procura di Prato da parte del direttore generale Stefano Marchetti – spiega il presidente del club veneto –. L’inchiesta riguarda anche il nostro Kouamé e altri giocatori al centro di un giro di sospetta immigrazione clandestina. Noi ovviamente non sapevamo nulla e ci siamo limitati a collaborare con la Procura consegnando i documenti richiesti. So che il giocatore avrà un colloquio con Marchetti, ma anche Kouamé si è dichiarato ignaro di tutto".

Anche Stefano Marchetti, a sua volta, precisa: "Ci sono stati chiesti gli atti del trasferimento dal Prato al Cittadella e noi li abbiamo forniti alla Procura. Non c’è altro, anche perché noi non avremmo mai pensato che ci potesse essere dietro qualcosa di strano, essendo il giocatore transitato pure per l’Inter. Dispiace, perchè sinceramente non potevamo sapere nulla".