© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
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Le dichiarazioni di mister Antonio Calabro nella conferenza stampa alla vigilia di Carpi-Parma:
“Dopo la partita di Perugia si deve ripartire con rabbia e determinazione, perchè la sconfitta per come è venuta non è piaciuta a nessuno, in primis ai ragazzi. Il triplice fischio di Perugia ha sancito la fine di una partita cominciata male e finita peggio ma anche l’inizio della partita successiva che noi abbiamo preparato nel migliore dei modi. E’ stata una settimana di presa di responsabilità, ma adesso le parole servono a poco, domani dovremo dare seguito con i fatti a quanto fatto in settimana”.
“Il Parma merita la vetta della classifica, ha vinto 5 delle ultime 6 e ha raggiunto una sua quadratura. Ha in campo gente abituata a vincere, esperta per queste situazioni, solida difensivamente e pericolosa offensivamente. Al di là di questo la nostra settimana è stata particolare, Perugia ci ha segnato, ma siamo arrabbiati e abbiamo voglia di farci perdonare. Dopo la partita ci siamo diretti subito verso il settore ospite per scusarci con i nostri tifosi”.
“Defezioni? I soliti Bittante, Jelenic e Concas, mentre Sabbione e Mbakogu sono disponibili e valuteremo se e come utilizzarli”.
“Mbakogu? Giocava con un fastidio al collaterale già da tempo, stringeva i denti perché tiene molto al progetto Carpi ma sentiva molto fastidio e abbiamo deciso di fermarlo per recuperarlo. Speravamo di averlo pronto già per la gara col Brescia ma abbiamo preferito aspettare per averlo al 100%”.
“Gagliolo e Di Gaudio? Sulla sinistra danno solidità in difesa e pericolosità offensiva. Oltre a loro due ci sono anche altri giocatori del Parma a cui stare attenti e sicuramente nessuno di loro sottovaluterà la nostra forza nonostante la sconfitta recente”.
“Saber e Nzola? Saber sta pagando il fatto di aver cambiato il sistema di gioco passando da una mediana a tre a una a due. Ma sta bene sia mentalmente che fisicamente e sarà utile di nuovo. Nzola è un ’96, due anni fa giocava in un campionato portoghese in cui l’intensità era diversa, deve lavorare e crescere e sta vivendo un percorso di crescita necessario”.
“Se mi sento in discussione? Per indole mia quando le cose vanno bene cerco di mettere in evidenza i giocatori e la società, mentre quando le cose vanno male ci metto sempre la faccia. Dopo Perugia mi sono messo in discussione, per capire se e dove potevo fare meglio e perchè le sconfitte non diventino un freno ma uno stimolo per migliorare”.
“Il 4-4-2 con Belloni e Saric esterni? Vanno valutati tanti aspetti, considerando lo spessore dell’avversario, la condizione psicologica della mia squadra e dell’avversario. Ricordando che il risultato viene prima di tutto”.