"Verso la partita. Due grandi piazze, un unico sogno. Ma Aquilani ha un gruppo amalgamato", titola il Quotidiano Sportivo.
La rivoluzione biancorossa passa dalla ’nuova squadra’. Molti elementi hanno bisogno. di tempo prima di esser al top.
Due grandi piazze, protagoniste nel panorama cadetto sul piano del tifo e della passione, accomunate dalle ambizioni di società che non nascondono le intenzioni di acciuffare la massima categoria del calcio italiano. Pisa e Bari negli ultimi due tornei hanno vissuto anche il medesimo finale atroce: dopo aver cullato il sogno della promozione, hanno dovuto abdicare agli avversari di turno (Monza e Cagliari) nell’atto conclusivo degli spareggi sul terreno di casa. Nell’annata corrente nerazzurri e biancorossi vanno a caccia della rivincita sportiva: un obiettivo che, mercato alla mano, i due club rincorrono seguendo due strade profondamente differenti. A fronte del patrimonio societario accresciuto dalla società di via Battisti, con investimenti pesanti e contratti a lunga gittata, la compagine pugliese ha scelto di puntare su prestiti e ingaggi di elementi svincolati. Il Bari ha chiuso la sessione estiva delle trattative con un saldo positivo di circa 12 milioni di euro, frutto delle cessioni pesanti del centravanti Cheddira e del portiere Caprile: in riva all’Adriatico sono arrivati undici calciatori [...].
Il Pisa invece di volti nuovi ne ha aggiunti nove, sborsando all’incirca 5 milioni a fronte di introiti portati dalle cessioni di Barba e Lucca. Un ulteriore sforzo economico che ha confermato quanto il proprietario Knaster e la dirigenza intendano indossare i panni dei protagonisti nel torneo. Rispetto alla compagine pugliese, il grado di amalgama raggiunto dal gruppo guidato da Alberto Aquilani sembra leggermente migliore [...].