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Il Secolo XIX: "Genoa-Frosinone, Capozucca: 'Ciociari bel mix di gioventù ed esperienza, ma il Grifone è da A'"TuttoB.com
Capozucca
© foto di Federico Gaetano
venerdì 16 dicembre 2022, 09:13Genoa
di Marco Lombardi

Il Secolo XIX: "Genoa-Frosinone, Capozucca: 'Ciociari bel mix di gioventù ed esperienza, ma il Grifone è da A'"

"L’ex dirigente Capozucca: 'Frosinone bel mix di giovani ed esperti, ma il Genoa è da A. E io ci portai Gila...'”, scrive Il Secolo XIX. 

Intervista al dirigente che ha lavorato sia con il Grifone sia con il club laziale.

L’addio al Cagliari è fresco, freschissimo. Ma Stefano Capozucca ha voglia di rimettersi presto in pista, anche se per il momento si limita a fare lo spettatore. Come dieci giorni fa quando era al Ferraris per Genoa-Sudtirol. Da anni vive a Varazze e il Genoa gli è rimasto nel cuore, domenica sarà di nuovo allo stadio per il match contro il Frosinone capolista.

Sorpreso di vedere la squadra di Grosso già in fuga?

«No, perché a inizio stagione avevo detto che quattro squadre per me erano da considerarsi in corsa per la Serie A: Genoa, Cagliari, Frosinone e Parma. Il Frosinone è la squadra più da B del gruppo, ben costruita da un dirigente esperto come Angelozzi e con un presidente che considero un amico come Stirpe».

L’anno scorso sono andati in Serie A due ds esperti come Corvino e Braida: stavolta toccherà ad Angelozzi?

«È del mio stesso anno, è un ottimo dirigente e me lo auguro, per lui e per Stirpe. Un grande presidente, mi aveva prolungato il contratto a Frosinone dopo un anno da consulente ma io non gli dissi nulla e tornai al Genoa mettendolo davanti al fatto compiuto. Non mi comportai bene, me ne sono pentito perché non lo meritava. Però in quel momento non sapevo come dirgli che volevo tornare al Genoa, il richiamo era troppo forte. Siamo in ottimi rapporti fin dai tempi in cui presi Bocchetti proprio dal Frosinone».

A proposito di Bocchetti, con Palladino e Gilardino aumenta sempre di più il numero di suoi ex giocatori diventati allenatori.

«Ne parlavo poco fa con Gasperini. Ridendo gli dicevo che tutti dicono che in Serie A ci sono i suoi allievi ma la realtà è che sono tutti giocatori o allenatori su cui ho puntato io, lui compreso quando arrivò al Genoa.

Sorpreso di vederli allenare?

«Di alcuni sono sempre stato certo, come ad esempio D’Aversa. L’unico che non avrei mai detto potesse diventare allenatore era Nicola: da giocatore era matto, di quelli che fanno divertire nello spogliatoio. Invece è diventato un ottimo tecnico».

E Gilardino?

«Siamo vicini di casa a Biella, abitiamo a poca distanza. Sono contento di vederlo sulla panchina del Genoa, gli auguro di battere il Frosinone e di riuscire a riportare il Genoa in Serie A. È un bravo ragazzo, se lo meriterebbe. E anche lui è arrivato al Genoa con me. Fu una lunga trattativa con Corvino, allora alla Fiorentina: era un giocatore già affermato e non fu facile portarlo al Genoa ma ci riuscimmo» [...].