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Brescia-Lucca, il retroscena sul mancato riscattoTuttoB.com
Lucca
© foto di Image Sport
martedì 23 novembre 2021, 15:30Brescia
di Angelo Zarra

Brescia-Lucca, il retroscena sul mancato riscatto

L'attaccante del Pisa Lorenzo Lucca è uno degli uomini copertina di questo inizio di campionato di Serie B. In passato il giocatore atterrò a Brescia in prestito con diritto di riscatto per una cifra vicina ai 60mila euro dal Torino e fu protagonista con la maglia della formazione Primavera; ma poi il club lombardo non esercitò l'opzione. Ora Bresciaingol.com ha svelato il retroscena sul mancato riscatto del giocatore: "Il procuratore bresciano Sergio Lancini segnala, nell’estate del 2018, Lucca al Brescia, trovando terreno fertile in Cristian Botturi (responsabile del settore giovanile) e Francesco Marroccu (direttore sportivo della prima squadra) che convincono il presidente Massimo Cellino a prenderlo in prestito dal Torino con diritto di riscatto fissato a 60.000 euro. Viene aggregato alla squadra Primavera, ove fa sfracelli realizzando sedici reti in diciotto partite. Godendo altresì della stima di Eugenio Corini, viene aggregato varie volte agli allenamenti della prima squadra e, data l’assenza di Torregrossa e con un Donnarumma  recuperato solo il giorno della vigilia, viene pre-convocato per Brescia-Crotone del 23 febbraio 2019. Qui però avviene la prima “rottura”: l’attaccante infatti non disputa una buona amichevole del mercoledì, dove Corini lo schiera tra i titolari, e Cellino va su tutte le furie. Si viene poi a sapere che Lorenzo Lucca non aveva pranzato nei tempi e modi di un professionista per incontrarsi con un procuratore che gli proponeva di seguirlo al posto di Lancini. Per la cronaca il Brescia vinse 2-0  con il Crotone, schierando inizialmente Tremolada e Morosini di punta. 

Siamo alla sera dell’ultimo giorno di mercato, Cellino si è accordato con Lancini per 5 anni di contratto al minimo federale: il ragazzo dovrà poi essere girato in serie C a farsi le ossa. Nel caso dovesse far bene tornerebbe alla base con la promessa ovviamente di un contratto più ricco. Nel frattempo però al Brescia non c’è più Marroccu: il diesse è Stefano Cordone, uno che non impazzisce (eufemismo) per Lorenzo Lucca e la sua altezza eccessiva. Anche Cellino riflette a lungo su quelle voci di un carattere non facile del ragazzo fuori dal campo e il contratto non viene depositato: il Brescia non sborsa i 60.000 euro e Lucca torna al Torino dove tutto ebbe inizio. Viene convocato per il ritiro estivo da Walter Mazzarri, militando nella Primavera granata con cui riesce ad apporre il suo timbro siglando 2 gol nelle prime 8 partite".

Il resto è storia. Lucca approda dal Torino al Palermo e dopo diciotto mesi il passaggio al Pisa la scorsa estate.