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Buon compleanno Ascoli CalcioTuttoB.com
Costantino Rozzi
martedì 1 novembre 2022, 11:40Ascoli
di Marco Lombardi
fonte legab.it

Buon compleanno Ascoli Calcio

Per ogni tifoso ascolano il 1° novembre, il giorno di Ognissanti, è un giorno di festa doppia.

Alla tradizionale ricorrenza religiosa, infatti, si aggiunge la festa speciale della propria squadra del cuore che, proprio il primo novembre del 1898, vede la luce con il nome di Candido Augusto Vecchi.
Parliamo di una società polisportiva, a prevalenza ciclistica, dedicata al noto patriota garibaldino. Da questa società nasce l’attuale Ascoli Calcio.

Ascendenza diretta con il “Candido Augusto Vecchi” che in realtà viene sancita in via definitiva solo nel 1972 quando il Presidentissimo Costantino Rozzi, fece da stimolo alla realizzazione dell’opera storiografica Ascoli Calcio: Album Storico Fotografico.

Nell’opera si spiega una volta per tutte che la data del 1901, fino ad allora considerata la vera data di nascita del club, in realtà era solo il momento in cui il Professor Fortis subentra alla presidenza del club.

Fortis diventa il numero uno della Candido Augusto Vecchi con lo scopo preciso di dare “copertura” legale ai dodici giovani ciclisti ascolani che, nel novembre 1898, in Via delle Canterine, avevano fondato la società.

Il motivo del ritardo, rivela l’opera, è legato al fatto che i dodici giovani marchigiani, per ragioni strettamente familiari, avevano tenuto nascosta la propria creatura per “non far sapere che si erano azzardati ad inforcare i potenti bicicli senza il consenso paterno".

Nel mezzo 124 anni di storia costellati da 16 stagioni in Serie A, tra cui il clamoroso 4° posto finale (oggi varrebbe l’accesso alla Champions League) del 1979-1980 con Giovan Battista Fabbri, l’artefice del Real Vicenza di Paolo Rossi, alla guida.

Senza dimenticare delle 26 stagioni in Serie B, categoria di cui l’Ascoli detiene il record assoluto di punti totalizzati in un campionato a 20 squadre e 2 punti a vittoria.

Parliamo dell’incredibile 1977-78 quando i bianconeri di Mimmo Renna chiusero il torneo a 61 punti frutto di 26 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte dati che, proiettati sul modello attuale dei 3 punti a vittoria, vorrebbero dire 87 punti, uno in più del Benevento 2019-2020 che detiene il record assoluto.

In bacheca vari trofei come la Coupe de l'Europe Centrale o Mitropa Cup e la Supercoppa di Serie C e il Torneo di Capodanno del 1980, competizione che rappresentò l’esperimento dal quale prese vita la Supercoppa italiana.

Una storia di coppe e trionfi ma soprattutto di uomini. Dai due presidenti per antonomasia, Cino Del Duca (al quale è dedicato lo stadio insieme al fratello) e Costantino Rozzi.

Carlo Mazzone, allenatore della prima storica promozione in Serie A, quella del 1973-1974, 759 panchine nel massimo campionato italiano, record assoluto, di cui 145 con i bianconeri. Membro della Hall of Fame del Calcio italiano.

Il Sor Carletto della compagine bianconera è stato anche un importante calciatore e capitano, per lui 219 presenze e 11 reti, ottavo assoluto nella classifica di tutti i tempi del club. Classifiche quelle delle presenze e delle reti guidate rispettivamente da Luigi Giambruno, 275 partite e Renato Campanini 74 reti per lui.

Ma non si possono dimenticare calciatori di livello mondiale come Oliver Bierhoff, che da Ascoli spiccò il volo fino al tetto d’Europa, diventando campione continentale con la Germania nella competizione del 1996. Il vincitore della Coppa dei Campioni col Porto, nonché grande amico di Sòcrates ai tempi del Corinthians Walter Casagrande (miglior marcatore della Serie B nel 1991), ed eroi amatissimi ad Ascoli come Francesco Scorsa, Eugenio Perico, Mimmo Oddi e Giuseppe Greco.

Tutti stretti in un unico ideale e uniti da una storia che continua da 124 anni, quella di uno dei club più antichi d’Italia.