Krause punta sui centrocampisti, in panchina: le scelte della gestione a stelle e strisce

Si può ormai dire sia ufficialmente cominciato il terzo anno della gestione del club di Kyle Krause a Parma, e dopo le prime due stagioni - tutt’altro che da incorniciare - l’augurio della tifoseria è che in questa, i crociati, riescano a trovare la formula per tornare in Serie A. A provarci, quest'anno, sarà Fabio Pecchia, di fatto il quinto allenatore sotto il mandato a stelle e strisce, che tra pochi giorni partirà con la squadra alla volta di Pejo per iniziare il ritiro estivo.

RILEGGI QUI: "Promessa sul cuore", Pecchia garantisce: "In campo uniti sempre"

5 tecnici dopo due sole annate è un numero considerevole, ma oltre a questo, c’è un dato che balza all’occhio: tutti gli uomini che si sono seduti sulla panchina ducale dall’arrivo di Krause, da calciatori, erano dei centrocampisti (dei bei centrocampisti, mi permetto, ndr).

RILEGGI QUI GLI HIGHLITS CHE TI SEI PERSO: Addio Coda, assalto a Cambiaghi. Il club presenta la nuova campagna abbonamenti

Fabio Liverani è stato per anni il play-maker di una grande Lazio, prima di dettare i tempi con le maglie di Fiorentina e Palermo, e deve ringraziare Beppe Iachini, che nei primi anni a Perugia lo plasmò nel ruolo di mediano davanti alla difesa. Lo stesso ex mister ascolano, in Emilia dallo scorso novembre sino all'ultima gara di Crotone, fu un astuto mestierante nelle linee mediane di Verona, Fiorentina e Palermo, tra le altre. Enzo Maresca fece la mezzala in squadre dal blasone internazionale, come quelle di Juventus e Siviglia, giocando anche parecchie gare in Champions League, mentre Roberto D’Aversa vestì la numero 10 del Siena in Serie A, ma rispetto ai suoi colleghi, fu l’unico a non indossare mai la maglia dell’Italia.

LEGGI ANCHE: E' il Parma dei capitani: Pecchia e Pederzoli puntano tutto sui leader. Ma serve anche un attaccante da 20 gol: pista Forte complicata, dobbiamo aspettarci un mister X?

Fabio Pecchia, invece, vanta anche dei trascorsi con la nazionale azzurra olimpica del 1996, che lo misero in luce anche agli occhi del glorioso Parma di allora, prima di essere acquistato dalla Juve.