Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia
tb / parma / News
De Zerbi: "Il Parma non mi marca stretto, non ho mai sentito nessuno"TuttoB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 16 maggio 2022, 14:58News
di Rocco Azzali
per Parmalive.com

De Zerbi: "Il Parma non mi marca stretto, non ho mai sentito nessuno"

A margine del premio Bearzot ha parlato ai microfoni di Sky l'allenatore dello Shakthar Donetsk, Roberto De Zerbi, ancora di fatto legato contrattualmente al club ucraino, ma invitato dalla stessa dirigenza a cercare un'altra sistemazione, vista la situazione che sta attraversando il paese, in guerra ormai da alcuni mesi con la Russia. Il tecnico italiano, di recente anche accostato al Parma, ha risposto ad alcune domande riguardanti il suo futuro: "Sono in attesa di capire come si evolveranno le vicende in Ucraina. Il campionato è fermo, ma per me rifare un altro anno là vorrebbe dire chiudere una ferita, almeno parzialmente, di una squadra, uno squadrone, che mi è stata tolta dalle mani. Se il Parma mi marca stretto? No, non ho mai sentito nessuno e non ho sentito nessuna squadra italiana. Vediamo, io chiaramente sono italiano e l'Italia è il Paese più bello di tutti, dove si vive meglio che altrove. Poi cerco le condizioni giuste per allenare: se in Italia, sono più contento. Se fuori, vuol dire che migliorerò sotto altri aspetti".

LEGGI ANCHE: Giorni caldi per la scelta dell'allenatore: poi si capirà come impostare la rosa

Poi un commento a proposito della nuova generazione di allenatori italiani: "Io non sono d'accordo nel distinguere tra allenatori giovani e anziani. Bisognerebbe distinguere tra bravi e non bravi, capaci e non capaci. Poi ognuno ha il metro per giudicare la bravura, ma Ancelotti che non è più giovanissimo ha dimostrato che l'età conta poco. Io credo che al nostro calcio serva del ritmo, ma questo è conseguenza del talento: l'Italia ha bisogno di talenti, con questi si trova il ritmo. Senza, si fatica a trovare un po' tutto".