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Giorgino a PL: "Parma, ti seguo e soffro con te. Presto per i bilanci, ora sotto col miniciclo"TuttoB.com
© foto di Giovanni Padovani
lunedì 19 febbraio 2018, 16:40Esclusive ParmaLive
di Simone Lorini
per Parmalive.com

Giorgino a PL: "Parma, ti seguo e soffro con te. Presto per i bilanci, ora sotto col miniciclo"

"Vuoto di potere in società? Non credo, ai giocatori non interessa"

Dopo due anni e mezzo di permanenza Davide Giorgino si è separato dal Parma nello scorso dicembre, scegliendo la Serie D e il Rezzato per il prosieguo della sua carriera. Ma il legame tra l'ex centrocampista del Lecce e la piazza crociata è ancora molto forte. Con lui abbiamo parlato della crisi di risultati della squadra, reduce dal tonfo di Empoli: "Seguo da molto vicino le vicende della squadra e sono in costante contatto con tanti ex compagni e amici, ma soprattutto sono affezionatissimo al club. Ovviamente il trend negativo dispiace, non ci voleva, ma la società ha deciso di dare continuità, un segnale di fiducia nei confronti del mister, forse anche alla luce di questo miniciclo che aspetta il Parma, con Venezia e Salernitana nel giro di una settimana. Ad Empoli si è vista una squadra in difficoltà, ma il campionato è ancora lungo e non bisogna disperare", le sue parole a ParmaLive.com. 

L'avresti confermato?
"Non sta a me dirlo... se la società ha scelto così avrà avuto le proprie ragioni. L'anno scorso il periodo appannamento ci ha allontanato dai vertici della classifica ma ci ha portato ai playoff, poi vinti. Forse la speranza è ripetere quel cammino vincente". 

Da fuori l'impressione è che in società ci sia un certo "vuoto di potere" con il passaggio alla maggioranza cinese: è effettivamente così?
"No da giocatore posso dire che non abbiamo mai avvertito questo problema. Il presidente è lontano, quando può viene a vedere la squadra, ricordo a Cremona ad esempio, ma il direttore sportivo, l'amministratore delegato e tutte le persone che gravitano intorno alla Prima Squadra sono più che sufficienti per garantire una direzione adeguata. La polemica è vecchia peraltro, se n'era parlato anche quando Minotti faceva il ds e il telecronista, ma per un giocatore cambia poco". 

Sei in contatto con tanti ex compagni, secondo loro qual è il motivo di questo periodo di appannamento? 
"Il Parma è incappato in un periodo di flessione quest'anno, come successe anche l'anno scorso del resto. Fuori si parla tanto ma la vera medicina credo sia lavorare bene e coesi, per non perdere mai l'equilibrio. La vetta è lontana ma la squadra sa di poter invertire la marcia in qualsiasi momento e che ci sono sempre dei playoff da giocare".

Tra tifo crociato e D'Aversa non è mai scattata la scintilla, questo è innegabile: come mai secondo te?
"L'empatia si crea spontaneamente, per esempio alcuni giocatori che hanno vissuto l'anno in Serie D, prendo ad esempio Ciccio Corapi, sono ricordati con maggiore affetto di qualche campione passato per Parma in passato: non c'è un vero motivo, è una questione caratteriale, non penso si possa ricondurre questo ad un episodio specifico". 

Col tuo Rezzato come procedono le cose? 
"Molto bene, abbiamo raggiunto le nove vittorie di fila e il primo posto in classifica a +4 dalla seconda, ma con una partita in più. Al mio arrivo eravamo a -7 quindi stiamo facendo grandi cose, però mancano ancora 11 partite e ci sarà da soffrire fino alla fine". 

@ESCLUSIVA PARMALIVE - RIPRODUZIONE RISERVATA