Tour des Stades, ritorno al "Penzo" per scacciare la crisi

Scenario sicuramente suggestivo, quello del "Penzo", e che il Parma conosce molto bene data la recente sortita di pochi mesi fa terminata con un pareggio per 2-2. Rammentiamo allora la storia della nascita di questo particolare stadio.
Società dalla nascita e storia calcistica completamente diverse, Parma e Venezia hanno, però, un elemento in comune: il 1913. L'anno di fondazione della società ducale rappresenta, infatti, anche l'anno dell'inaugurazione dello Stadio “Pier Luigi Penzo” dedicato alla memoria dello storico aviatore friulano distintosi durante la prima guerra mondiale, nel 1931 durante il Concorso Ginnastico Internazionale Femminile di epoca fascista. La sua storia è caratterizzata da innumerevoli mutamenti nelle sue strutture e nella sua capienza, tanto che lo hanno portato ad assumere aspetti ben diversi a seconda degli anni. Inizialmente venne eretta una semplice tribuncina coperta in legno mentre le prime opere murarie sono da far risalire agli anni venti, quando venne eretta la tribuna centrale coperta, ancora oggi esistente. Gli anni trenta videro nascere il settore "popolari", quello che fino agli inizi degli anni ottanta diverrà il cuore del tifo neroverde. Lavori di ampliamento sono stati effettuati in occasione della partecipazione alla massima serie quando il “Penzo” raggiunse la capienza di 26.000 posti a metà anni sessanta. Successivamente, in seguito a calamità naturali (come la tromba d'aria del '70) e al declino sportivo, la struttura fu varie volte ridimensionata fino ad una capienza di 5.000 posti. Nuova trasformazione in occasione della Serie A degli anni novanta-duemila con una capienza fino a 16.000 posti e nuovo ridimensionamento con il fallimento dell'era Zamparini e la riduzione definitiva della capienza alle attuali 7.426 unità. La struttura, ubicata sull'isola di Sant'Elena, presenta una pianta rettangolare con erba naturale e misura 105 x 65 metri.