Ghirardi: "Nessuna condanna per Parma. Brescia? Rispetto i tifosi ducali e le indagini in corso"

Dopo un lungo silenzio, Tommaso Ghirardi torna a parlare. L'ex patron ducale, squalificato dalla giustizia sportiva e in attesa di novità dal punto di vista penale, tramite le colonne del Giornale di Brescia dice la sua sull'avvicinamento al club lombardo dopo l'arrivo del nuovo patron Cellino: "Sulla vicenda di Parma non ho subìto alcuna condanna e sono in attesa che la giustizia faccia il suo corso confidando di aver la possibilità di far valere le mie ragioni. Il Brescia? Ho riassaporato per un giorno un clima calcistico di grande positività grazie a un amico vero come Cellino che ha acquistato la squadra della mia città: sono stato abbonato 10 anni, andavo allo stadio con mio padre. Con Cellino ho avuto il primo contatto nel 2007 quando presi il Parma. Entrambi volevamo Marchetti, portiere dell'Albinoleffe: mi disse di non farci la guerra e iniziammo a collaborare: Parma e Cagliari erano amiche". 

Sul suo futuro a tinte bresciane, però, Ghirardi è molto cauto: "Io al Brescia? Sono rispettoso delle indagini in corso: è giusto che io non torni a far calcio, anche se mi manca, finché non verrà fatta luce per una vicenda che ha fatto soffrire Parma e i suoi tifosi. Però nessuno può vietarmi di vedere il Brescia allo stadio".