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Palermo, Stellone: "Ho parlato con gli inglesi per conoscerci meglio, non per il mercato. Nestorovski non ci sarà. Non possiamo sottovalutare nessuna squadra"TuttoB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 14 dicembre 2018, 17:40Primo Piano
di Aldo Sessa
per Tuttopalermo.net

Palermo, Stellone: "Ho parlato con gli inglesi per conoscerci meglio, non per il mercato. Nestorovski non ci sarà. Non possiamo sottovalutare nessuna squadra"

Il tecnico del Palermo, Roberto Stellone, è intervenuto in conferenza stampa pre-Livorno, ecco le sue parole raccolte da TuttoPalermo.net: Gli indisponibili sono Alastra, Lo Faso, Struna e Nestorovski. Lui farà degli esami nei prossimi giorni, speriamo non sia una cosa grave. Abbiamo bisogno del suo apporto per le prossime partite. Coppia Puscas – Moreo? Dipende, potremmo fare anche un 5-3-2: abbiamo valide alternative. Stavolta la formazione non la dico: ovviamente Jajalo rientra. Gioca Brignoli, non Pomini. Gli inglesi? Ci siamo incontrati: ho parlato con loro di alcuni aspetti e per conoscerci meglio, non abbiamo parlato di mercato o investimenti. Ci siamo conosciuti, l’altra volta è stata una cosa rapida: sono sicuro che nei prossimi giorni torneranno. Adesso però conta solo il campo e le prossime 4 partite per fare più punti possibili. È troppo importante per farci distrarre dalle questioni societarie. Holdsworth? Ho giocato solo in Italia, onestamente non lo conoscevo. Per queste 4 partite utilizzeremo lo stesso metodo, ruoteremo tanti giocatori e la formazione sarà fatta anche in funzione delle altre 3 partite. Ho già in mente il modo in cui potremmo giocare anche le prossime, sperando di non incappare in infortuni; alcuni non stanno benissimo e a qualcun’altro voglio ridare l’adrenalina da gara. Voglio gente motivata. Sarà una partita facile solo sulla carta, non possiamo rischiare di giocare con sufficienza, serve grande attenzione: tutte le partite valgono 3 punti. Rispetto a Padova ci saranno 4-5 cambi. Struna? Ancora non si sente di rientrare, ma stiamo facendo il possibile. Problema che si è aggravato? Non c’è un vero protocollo, vista anche la tipologia di infortunio: bisogna valutare giorno per giorno. Ancora non è al 100%. Alle volte si sente bene, altre senta ancora fastidio. I dieci risultati utili consecutivi? Il record mi interessa decisamente poco. Io voglio arrivare primo a fine campionato. Abbiamo un piccolo vantaggio sulle inseguitrici: la speranza è quella di fare 12 punti in 4 partite, ma possono anche essere meno; dobbiamo affrontare una partita alla volta. Abbiamo dimostrato che la squadra è forte e può cambiare tanti giocatori e il merito è tutto loro, dell’intensità che mettono in campo. Ovviamente vincendo contro il Livorno il vantaggio può aumentare: un filotto di vittorie potrebbe permetterci poi di affrontare serenamente le prossime partite. I tifosi? Non faccio appelli, come sempre, ci sono partite in cui non riesci a sbloccarla e altre che le vinci grazie alla spinta del pubblico. Ancora non ce l’abbiamo avuta. Speriamo che questo cambio possa portare entusiasmo e riportare persone allo stadio. La squadra lo merita ed è difficile vincere i campionati senza il calore del pubblico: è una spinta che ti aiuta ad andare oltre l’ostacolo. Trajkovski? Nessun interruttore è scattato in lui, stava già giocando molto bene. Non ho toccato nessuna corda: da lui voglio solo massima intensità; ha bisogno di fiducia e di dare sempre tutto. E lo sta dando, con passione e impegno. Ogni gara ha la sua insidia, che sia una diretta concorrente o meno, anche se una sconfitta in uno scontro diretto potrebbe essere più pesante. Non dobbiamo sottovalutare nessuno, nemmeno il Livorno. Mercato? Io e il direttore la pensiamo alla stessa maniera: pensiamo per ora solo a fare punti. Avremo poi 7-8 giorni di pausa, per riposare e riprepararci al campionato. Lì parleremo: vedremo se in queste 4 partite sarà cambiato qualcosa e vedremo se ci sarà bisogno di innesti o cedere qualcuno per dargli spazio. Di certo non obbligheremo nessuno a restare: usciranno tante voci, ma non ci dobbiamo fare distrarre”.