Il numero 8 mai arrivato e il rapporto con il tifo appassito in corsa: l'addio di Gattuso al Valencia

Una settimana fa, mentre il mercato impazzava verso le ultime ore, si è consumata la separazione tra Gennaro Gattuso e il Valencia a pochi mesi dall'inizio. Arrivato in estate in Spagna dopo la stagione sabbatica post-prematuro addio con la Fiorentina, l'allenatore calabrese è arrivato accompagnato da speranze di rinascita dei Murcielagos, da anni alle prese con una situazione economico-finanziaria disastrosa. Agli occhi dei tifosi era l'uomo in grado di invertire la rotta e mettere una pietra sopra il recente passato, oggi si può sostenere che non sia andata proprio così. Il 30 gennaio scorso il Valencia comunicava la fine del rapporto lavorativo con Gattuso, formalizzata con una risoluzione consensuale.

Il numero 8 mai arrivato e la linea Mendes
A pesare sulla decisione, oltre che gli scadenti risultati della squadra nell'ultimo periodo, anche questioni di mercato. D'altronde lo stesso Gattuso era stato chiaro nelle sue ultime conferenze stampa, quando richiedeva a gran voce l'arrivo di un nuovo numero 8. Di tutta risposta, il Valencia non ha completato neanche un'operazione in questo mercato invernale. L'incomunicabilità ha raggiunto picchi che hanno infine portato il tecnico, come raccontato dalla presidente, a richiedere una riunione con la proprietà per informarla che lui non vedeva una soluzione per uscire dai guai. A pesare anche un fraintendimento di fondo che ha portato i tifosi Murcielagos, sin dal momnento dell'annuncio, a credere che il tecnico di Corigliano fosse l'uomo giusto per chiudere con gli anni della malgestione di Lim e allontanare lo spettro delle sinergie col super-agente Mendes. Che però, formalmente o meno, è una figura professionale sulla quale Gattuso si appoggia spesso. Solo per sé, ma tanto basta.

Rapporto con la tifoseria andato appassendo
A proposito del rapporto con la gente del Valencia, si è passati dalla "ilusión", nel senso spagnolo di "sogno", a dover fare i conti con una realtà che nel lungo periodo ha assunto fattezze ben più tristi e meno speranzose. Se infatti la partenza è stata all'insegna del segno più, anche grazie a un avvio discreto sul campo del Valencia, sul lungo hanno iniziato a venir fuori i problemi. Se Gattuso da parte sua non si era comunque posto come salvatore della patria, le aspettative della gente sul suo conto erano elevate e nel lungo percorso si sono rivelate arma a doppio taglio, sarebbe forse meglio scrivere elemento di sfavore. Negli ultimi tempi il rapporto aveva vissuto una frattura, con lo stesso Gattuso che aveva indirettamente individuato nel pubblico e nella sua scarsa pazienza nei confronti della squadra uno dei problemi più grandi intorno al Valencia. Nonostante ciò, dopo l'ultima e fatale sconfitta con il Valladolid, Gattuso si è preso un momento di confronto personale (arrivando addirittura a scacciare le telecamere dei reporter presenti) con una fetta di supporter spazientiti dalle continue difficoltà della squadra. Poche ore dopo quel momento, è arrivato un addio che, in fondo, non ha sorpreso in troppi visto lo stato dell'arte con cui si è giunti al finale.