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RdC: "Occhio al Modena, può fare il doppio salto"TuttoB.com
Bergodi
© foto di Federico De Luca
lunedì 23 maggio 2022, 08:44Ascoli
di Marco Lombardi

RdC: "Occhio al Modena, può fare il doppio salto"

"Occhio al Modena, può fare il doppio salto", il Resto del Carlino. L’ex tecnico canarino Bergodi, reduce dalla vittoria della Coppa di Romania: "Tesser ha già compiuto un’impresa simile".

In quella sera di Novara del maggio 2016 in cui il Modena salutò la serie B, sulla panchina dei canarini c’era lui. Cristiano Bergodi, fresco vincitore della Coppa di Romania con il Sepsi, parla di quel Modena e anche di quello di oggi, non nascondendo l’amarezza di allora e la felicità di questi giorni, per aver rivisto di nuovo i canarini approdare nella serie cadetta: quasi si fosse tolto un peso, anche se lui, arrivato a sole otto giornate dalla fine per sostituire Crespo con una situazione già quasi compromessa, obiettivamente ebbe solo una minima parte di responsabilità.

Bergodi, cominciamo però dai complimenti per la coppa di Romania...

"Grazie, il Sepsi rappresenta una realtà di cinquantamila abitanti e abbiamo regalato a tutti una grande gioia. I tifosi ci hanno seguito in massa nella finale di Bucarest, nel nuovo stadio del Rapid, e vi lascio immaginare i grandi festeggiamenti in città. Abbiamo ottenuto l’accesso alla Conference League e il 9 luglio ci giocheremo la supercoppa col Cluji, ho appena firmato il rinnovo del contratto".

Torniamo indietro di sei anni. Che ricordo ha di quella sciagurata serata di Novara?

"Bruttissimo ovviamente. Dopo nemmeno un minuto l’arbitro concesse un rigore al Novara un metro fuori area e cacciò Gozzi lasciandoci subito in dieci. Fu un episodio che ne seguì altri, diciamo così, strani, come il gol di mano di Lapadula nel match col Pescara e anche altri. Quella retrocessione ancora mi brucia, anche se arrivai quando la situazione era già brutta e con un calendario difficilissimo, lo stesso Caliendo poi mi confidò di avere sbagliato a non chiamarmi prima".

L’anno successivo sembrava lei dovesse rimanere...

"E’ vero, avevano contattato Acri, col quale avevo lavorato a Pescara, come diesse e andammo a parlare con la proprietà. Ma non c’era chiarezza, e quando Acri declinò dissi di no anch’io. Caliendo assunse Pavarese, lui provò a convincermi a tornare sui miei passi ma dissi ancora no".

Il Modena di quest’anno l’ha seguito?

"Certo, con grande attenzione. L’ho detto tante volte, Modena è una piazza che ho sempre nel cuore e sono stato felice di questa promozione. La serie B è il minimo per una città come la vostra. Se ho visto il gol di Gagno? Credo lo abbia visto tutto il mondo, una cosa incredibile a cui non ho mai assistito su un campo di calcio" [...].