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Frosinone, Longo: "I ragazzi devono restare sereni, guardiamo avanti”

Frosinone, Longo: "I ragazzi devono restare sereni, guardiamo avanti”TuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
venerdì 13 ottobre 2017, 22:00Frosinone
di Christian Pravatà
fonte www.frosinonecalcio.com

Moreno Longo arriva in sala conferenze del ‘Benito Stirpe’ qualche minuto dopo le 12.30. Elegante, volto sorridente. Le domande arrivano una dietro l’altra. Si riparte dalla serata di Novara, che in ogni caso Longo aveva ‘vivisezionato’ già con dovizia di particolari nell’immediato post-partita.

Mister, che tipo di analisi ha fatto in questa settimana dopo la sconfitta ed alla luce degli indisponibili (Paganini e Frara, ndr) pensa di cambiare qualcosa nei tre reparti?

“Avevo detto tutto già 5′ dopo la gara di Novara: i piemontesi avevano meritato la vittoria perché aveva avuto più atteggiamento del Frosinone. L’analisi di questa settimana ha confermato che non si è trattato di un problema legato al modulo, il risultato sarebbe stato lo stesso con qualsiasi tipo di assetto tattico. Quando sbagli l’atteggiamento in questa categoria, perdi. Mi sento di difendere l’operato della squadra perché credo che sia la prima partita che abbiamo ‘toppato’ a livello di prestazione su 8 gare più quelle di Tim Cup. Perché, se poi penso alla partita di Perugia dove abbiamo perso, posso dire tranquillamente che quella è stata un’altra gara vista anche la qualità di gioco ed intensità espressa da parte nostra. Il paradosso è la sconfitta di Novara bisogna farla scivolare via ma senza dimenticarla, tenerla lì in un cassetto pronta ad essere rispolverata perché partite scontate non ci sono mai e dobbiamo sempre tenere a mente come dobbiamo muoverci. Il Perugia che prende 5 gol in casa dalla Pro Vercelli che era data già per retrocessa ed invece è una squadra viva, conferma che in questo campionato tutti possono perdere con tutti. Detto questo, non mi sento di dover stravolgere una formazione per una partita sbagliata. In questo senso voglio che il segnale sia quello dell’equilibrio. Poi se quel caso, quella sconfitta di Novara dovesse diventare una questione ridondante allora valuteremo il da farsi. Ma i ragazzi debbono restare sereni, guardiamo avanti”.

Mister, contro il Palermo sarà il momento di Brighenti?

“Vista la settimana corta che abbiamo avuto, c’è stato il cambio di programma rispetto a quello annunciato alla vigilia della partenza per Novara e quindi non abbiamo svolto l’amichevole per permettere a Brighenti di immagazzinare minuti in prospettiva campionato. Probabilmente la faremo la prossima settimana. Il ragazzo comunque sta migliorando, a breve potremo rivederlo. A partita in corso o dall’inizio. Ma non con il Palermo”.

Non siamo favoriti per la prima volta in questa stagione, la ‘palma’ spetta ai nostri avversari. Questo cosa significa?

“Il Palermo arriva da favorito, credo proprio di sì. Con sette-otto nazionali non può non essere accreditato da favorito perché nemmeno nella metà classifica di serie A ci sono formazioni che possono vantare tanti nazionali tutti insieme. Però non sarà un vantaggio per noi il fatto che i rosanero arrivino da favoriti. Tutte le partite andranno giocate sul campo e con tutte le avversarie. Il Frosinone deve essere bravo a gestirsi in ogni situazione, che può essere il vero boomerang di questa stagione. Mi viene da ridere quando sento dire che il Frosinone è stato denominato la ‘Juventus della serie B’. Non è così. L’unica cosa che può nuocere al Frosinone è che questa aspettativa possa creare ansia in una squadra che deve giocare con la testa libera e che non deve dimenticare che nel nostro dna deve esserci la lotta. Dobbiamo sapere che la serie B è durissima. E non è perché abbiamo fatto lo stadio per premio a fine anno arriverà automaticamente la serie A. Ripeto, il campo deve essere un’altra cosa. Dobbiamo essere bravi a prendere l’entusiasmo che c’è attorno a noi, restando sempre umili e con i piedi per terra”.

Contro il Palermo ha intenzione di cambiare qualche interprete per variare qualcosa sul piano tattico? Soprattutto gli esterni?

“Abbiamo cercato di studiare bene il Palermo in questa settimana, su quelli che sono i loro punto di forza. Cercheremo di trovare le giuste contromisure anche scegliendo i giocatori adatti. Probabile che qualche cambiamento ci sarà rispetto agli undici di partenza a Novara”.

Cosa ci può dire sulle condizioni di Gori?

“Sta decisamente meglio, ieri (giovedi, ndr) si è aggregato al gruppo ed oggi ha fatto la rifinitura con la squadra. Non è al 100% ma è nella condizione di poter essere scelto dal 1′ di gioco. Nella giornata di oggi valuteremo se rischiarlo o meno”.

Pensa di aver toccato le corde giuste dei giocatori dopo la sconfitta di Novara?

“Lo potrò sapere con certezza domani alle ore 17. La risposta me la darà sempre il campo. Credo di aver toccato le corde giuste dei ragazzi ma so anche di avere a che fare con un gruppo di uomini e giocatori intelligenti. Il mio intervento in settimana poteva essere anche superfluo. Nutro grandissima fiducia in loro, quindi quando si fa un ‘mea culpa’ loro per primi avevano la stessa delusione che ho avuto io o i tifosi”.

Quanto ritiene che sul reparto di attacco possa pesare l’assenza di Daniel Ciofani visto anche il problema degli altri interpreti di esprimersi in questo ultimo periodo. Oppure è stato solo un lieve abbassamento della forma generale?

“Credo che l’assenza di Ciofani sia stata importante. Lui è quello che io chiamo il regista d’attacco, è il giocatore che fa reparto da solo, che sa giocare di sponda, che permette alla squadra di salire, di tenere palla, che fa giocare tutti con uno o due tempi in più nella fase offensiva. Non esiste squadra che non abbia un giocatore con quel tipo di caratteristiche a meno che non abbia grandi palleggiatori in tutte le zone del campo. Anche perché il Frosinone non è costruito per giocare di rimessa ma per stazionare stabilmente nella metà campo avversaria. In questo caso Dionisi e Ciano hanno bisogno di un elemento che possa creare loro degli spazi, dove sono bravissimi inserirsi con la loro tecnica. Con il ritorno di Daniel penso che tutto il meccanismo possa trovare giovamento. Forse voi avete più memoria statistica di me, ma l’anno scorso nelle prime 7-8 partite il Frisinone non aveva fatto più di 8-9 gol, oggi ad esempio ne abbiamo fatti 2-3 in più in meno di oggi”.

Il Palermo ha tanti nazionali, può essere un fattore determinante?

“A questa domanda ho già risposto: da allenatore uno vorrebbe avere tutti i giocatori a disposizione ma se mi avessero detto di poter usufruire 8 nazionali anche solo dal giovedi non credo che avrei avuto dubbi. Hanno avuto il deficit di non potersi allenare tra loro ma hanno comunque il vantaggio di schierare giocatori che posso risolvere la partita in qualsiasi momento”.

Le squadre di Tedino brave dalla cintola in su e un po’ meno dalla cintola in giù. Pensi di apportare accorgimenti nel reparto difensivo?

“L’idea è quella di mantenere la linea a tre dietro anche perché il Palermo ha cambiato spesso assetto in questa prima parte di stagione. Alternando le linee, adattandosi. Mettendo la linea a quattro con Ascoli e Perugia, ha giocato spesso 3-4-1-2, 3-5-2, 4-2-3-1 o 4-3-1-2. E’ una squadra che in base all’avversario cambia pelle. La scelta o il dubbio è quella di giocare con due o tre punte. Ma la base è la difesa a tre”.

L’assenza di Paganini si sta facendo sentire, quale può essere l’alternativa?

“Durante la settimana abbiamo provato Crivello, utilizza il piede destro da mancino. Siamo soddisfatti come sta lavorando dal lato opposto. A mio avviso Beghetto farebbe più fatica da destra. Matarese sta crescendo molto ma è più offensivo. A mio avviso Matteo Ciofani può avere tranquillamente l’alternativa che cerchiano. Se cerchiamo l’alternativa di Paganini faremmo fatica a trovarla sul mercato. In questo senso Crivello, ripeto, ci sta dando ottime indicazioni”

E Citro?

“Pienamente recuperato, si è allenato con la squadra e domani sarà regolarmente in panchina”. Ed anche molto più sorridente durante gli allenamenti e non è poco.