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Perinetti: "Ci aspetta un periodo di austerity. Ora ho più tempo per osservare al computer i giocatori"

Perinetti: "Ci aspetta un periodo di austerity. Ora ho più tempo per osservare al computer i giocatori"
Perinetti
domenica 22 marzo 2020, 21:09Flash news
di Marco Lombardi

Intervistato da TMW, Giorgio Perinetti, decano dei direttori sportivi, ha parlato degli argomenti di stretta attualità: "La possibile sospensione degli stipendi a marzo? Se a sostegno delle società c’è da fare una rinuncia va fatta. Non è una questione di regole ma di buonsenso. Serve una presa di coscienza. Le istituzioni fanno bene a chiedere un aiuto ai calciatori ma loro per prime devono ricordarsi sempre del calcio. Perché quando un calciatore percepisce un ingaggio la stessa cifra la prende lo Stato. Il mondo sarà costretto ad un periodo di austerity. Sarà come uscire dalla Seconda Guerra Mondiale. Dovremo sperare che finisca presto un momento di crisi doloroso che arriverà. Il mercato magari sarà sempre vivo, il calcio ci manca ma proprio perché vogliamo preservarlo sarà un calciomercato brillante, avremo tutti voglia di fare tanto. Ci sarà però un contraccolpo rispetto alle valutazioni di sempre”.

Cosa fa un direttore sportivo in questo periodo?

“Un dirigente deve stare in continuo contatto con i calciatori e cercare di fare gruppo, seppure con i mezzi di tecnologia. E poi c’è più tempo per guardare direttamente al computer i calciatori anziché delegare gli scout”.

E leí, direttore?

“Spero intanto che il calcio, come tutto il Paese, superi questo momento da sistema. Poi quando si ripartirà, siccome sarà un momento difficile, spero di mettere al servizio di questo mondo la mia esperienza a chi avrà bisogno. Oggi più che mai serve esperienza rispetto all’entusiasmo giovanile”.