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ESCLUSIVA TB - Pro Vercelli, La Mantia : "Dopo tanta gavetta, la festa salvezza e il talismano che mi ha fatto segnare piú di 20 gol"

ESCLUSIVA TB - Pro Vercelli, La Mantia : "Dopo tanta gavetta, la festa salvezza e il talismano che mi ha fatto segnare piú di 20 gol"TuttoB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 12 maggio 2017, 09:00LE INTERVISTE DI TB
di Nicole Gomena

Andrea Lamantia, un passato ("troppo lungo") in Lega Pro e una stagione tra i protagonisti di una Pro Vercelli che non si é mai fatta mettere i piedi in testa dalle avversarie, tantomeno dalla Spal, costretta a rimandare la festa, e dal Brescia, contro cui sono arrivati quei tre punti utili a raggiungere la salvezza matematica. Sospiro di sollievo e subito festa, i dettagli  di una stagione ce li siamo fatti raccontare in esclusiva dall'uomo sorpresa ora diventato conferma anche grazie al rinnovo fino al 2020.

Andrea il 6 maggio hai compiuto 26 anni. Che desiderio hai espresso nel soffiare le candeline?

"I desideri sono tanti. Sogno un'altra stagione del genere senza peró quell'infortunio. Mi ha tenuto fuori due mesi e mezzo, che batosta".

Sei tornato nella gara contro la Spal. Un match importantissimo che non avete sbagliato.

"Il lavoro difensivo é stato la chiave della partita. Loro dovevano vincere per forza e avevano 10.000 persone a sostenerli, anche solo entrare in campo era difficile. Peró eravamo fortemente motivati, avevamo il pensiero fisso della salvezza e nonostante l'elevata difficoltá ci siamo riusciti".

Grande prestazione di Vives, ma anche Bianchi é stato utilissimo all'obiettivo finale. Quanto ha influito la loro presenza da gennaio?

"Tanto perché con la loro esperienza in un gruppo giovane come il nostro ci hanno permesso di fare il salto di qualitá".

Un pó come Longo che ora non é piú una promessa ma una conferma come guida di una prima squadra.

"É proprio lui che ha permesso al gruppo di spingersi oltre, soprattutto nel mio caso. Come carattere tendevo ad adagiarmi, lui invece mi ha insegnato a chiedere sempre di piú a me stesso, a dimostrare il mio valore partita dopo partita ed é cosí che sono migliorato in gol e prestazioni. Dal punto di vista del collettivo inoltre ha trasmesso quella mentalitá, quel coraggio che ci ha permesso di giocarcela sempre con tutti tenendo conto che provenendo dall'ambiente Toro conosceva giá giocatori come ad esempio Aramu, Vives...".

Insomma risultato dopo risultato, sabato é arrivata la salvezza matematica e al fischio finale é scattata la festa.

"Che liberazione! Avevamo giá avuto due-tre match point, era qualcosa che ci tenevamo dentro da settimane quindi la festa é arrivata di conseguenza tra spumante addosso a tutti e balli in spogliatoio. Papu Dance? Ci siamo voluti distinguere: la sera dopo, il nostro 'scugnizzo' Starita ha rubato la scena in discoteca salendo sul cubo e impossessandosi del microfono. É stato veramente divertente, bello, perché poi sono queste le emozioni che ti regala il calcio, il gruppo e queste soddisfazioni sono la parte migliore di questo sport".

Il prossimo anno si punterá a qualcosa di piú per una festa ancora piú grande?

"Siamo una societá sana ma piccola, quindi dobbiamo anche pensare alle neo promosse Foggia, Cremonese e Venezia in attesa della quarta, che costruiranno squadre importanti. Affermarsi ed alzare l'asticella sará dura, ma in Serie B ci si puó sempre aspettare di tutto: guardate la Spal!".

A questo proposito, le neo promosse dalla Lega Pro negli ultimi anni hanno raggiunto risultati importantissimi e tu stesso ti sei affermato con 8 gol dopo l'esperienza al Cosenza. Quanto ti prepara dunque questo campionato? 

"Ti forma, ti forgia e ti dá tanto soprattutto caratterialmente, soprattutto se sei giovane. io l'ho sperimentato sulla mia pelle, di Lega Pro ne ho fatta fin troppa, peró posso dire che mi sia decisamente servita! Tuttavia non sempre chi ci gioca riesce a sfondare in Serie B, la visibilitá é poca e io stesso per uscirne ci ho messo sei anni".

A maggior raggione quando durante il mercato di gennaio, nella tua annata di ritorno in B ti cercano societá di A come Chievo e Crotone fa piacere...

"Quello del Chievo era solo un interessamento in realtá, mentre col Crotone c'é stato un contatto ben piú importante. Con la societá peró avevamo l'obiettivo salvezza da realizzare insieme e non potevo certo abbandonare la nave. Sono felice di non averlo fatto, la societá ha anche dimostrato quanto crede in me col rinnovo di contratto fino al 2020, spero di ripagarli con una stagione da vero protagonista". 

Intanto, lungo tutta questa stagione, hai avuto a fianco una persona che ti ha portato fortuna...

"La mia ragazza. É il mio talismano, da quando stiamo insieme ho fatto piú di 20 gol, é riuscita a darmi la stabilitá di cui un giocatore ha bisogno. Per lei hai piú motivazioni, meno distrazioni, sai di giocarti quel qualcosa in piú e poi ha preso la sua vita e l'ha portata a Vercelli, un passo difficile per lei ma fondamentale per una relazione che con quella distanza sarebbe stata complicata. La dedica dei miei traguardi va quindi a lei e a mio padre che nonappena mi sente giú di morale si fa ore e ore di macchina per venire a tirarmi su. Sono cose che ti fanno capire quanto persone tanto importanti contino nella vita".

E ora stagione finita. Si stacca la spina.

"Mi dedico al meritato riposo! Con Silvia andremo in Messico e una volta tornato a casa trascorreró almeno un weekend con gli amici di Roma che purtroppo vedo poco, dopodiché vedremo che succederá!".