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ESCLUSIVA TB - Cremonese, Tesser: "Tutto quello che abbiamo è meritato, anche noi tra le outsider per la A. German Denis? Vedremo..."

ESCLUSIVA TB - Cremonese, Tesser: "Tutto quello che abbiamo è meritato, anche noi tra le outsider per la A. German Denis? Vedremo..."TuttoB.com
Tesser
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 6 dicembre 2017, 09:00LE INTERVISTE DI TB
di Marco Lombardi

La cultura del lavoro alla base dell’esaltante prima parte di stagione, la compattezza di un gruppo che non si pone limiti, ma anche la tegola Mokulu, la suggestione Denis e la corsa per la promozione in serie A.  Di questo e altro abbiamo parlato con Attilio Tesser, tecnico della Cremonese, raggiunto in esclusiva da Tuttob.com.

In estate la società non ha lesinato sforzi per allestire una squadra competitiva… Onestamente, però, avrebbe mai immaginato di trovarsi a sole 3 lunghezze dal vertice quando ci avviamo al giro di boa del campionato?

“C’è da dire che siamo molto contenti. I punti che abbiamo conquistato sono meritati. Però la classifica è corta, tante squadre sono raccolte in un fazzoletto di punti. Il campionato è ancora da decifrare. Noi siamo partiti per fare bene, ma le risposte le può dare solo il campo. Finora i risultati ci stanno dando ragione. Dobbiamo proseguire su questi binari: parlare poco e lavorare tanto”.

Cremonese quarta difesa del campionato… Un antico adagio recita che le squadre forti partono da dietro…

È un dato certamente positivo. Le fondamenta nascono da lì. Bisogna essere equilibrati e avere una fase difensiva importante. Senza però limitarsi a quello. Noi siamo anche una squadra che sviluppa un calcio propositivo. Saper coniugare entrambe le fasi è basilare”.

Paulinho sembra tornato quello di Livorno, quando faceva sfracelli… È il bomber brasiliano il valore aggiunto della squadra?

Sì, eravamo consapevoli di aver ingaggiato un giocatore di alto livello, che andava a completare un reparto composto, eccezion fatta per Mokulu, da giocatori esordienti in serie B: Scappini e Brighenti. Che stanno dimostrando di valere la categoria, ma che ad inizio stagione erano incognite”.

A proposito di Mokulu, l’infortunio occorso al centravanti belga priva la squadra di una pedina importante

Finora Mokulu aveva sempre giocato titolare, fornendo un ottimo contributo. La sua fisicità ci ha permesso di giocare in un certo modo. Sarà un’assenza pesante. Vedremo chi arriverà a gennaio…”.

Radiomercato riferisce di un German Denis a un passo dal vestire i colori grigiorossi…

Sono notizie che leggo, ma credo sia prematuro parlarne. Di sicuro, la società sta lavorando per trovare un attaccante di spessore”.

Tra i simboli dell’ottimo momento vissuto dalla Cremonese c’è Antonio Piccolo, giocatore di grande costanza di rendimento. Che lei ha reinventato dietro le punte, dopo che per anni aveva giostrato da esterno offensivo…

“Sono contento di Antonio. È un giocatore versatile, estroso, di grande qualità: ha le caratteristiche adatte per ricoprire quel ruolo”.

Contro lo Spezia è finito nell’occhio del ciclone l’arbitro. Che ha scontentato un po’ tutti… Lei è favorevole all’introduzione del VAR anche in serie B?

“Sono favorevole all’introduzione nella misura in cui può aiutare gli arbitri. Quando ci sono episodi eclatanti, l’arbitraggio va rivisto. Ecco allora che il VAR può essere di ausilio al direttore di gara per assumere la decisione giusta”.

Come giudica il livello del campionato? Mediocre, come tanti addetti ai lavori sostengono?

“Direi che definirlo mediocre è un po’ ingeneroso… Indubbiamente, però, il livello è calato rispetto agli anni passati. La flessione procede di pari passo con il ridimensionamento generale del calcio italiano. Che parte dalle Nazionali”.

C’è qualche analogia fra il suo Novara che in due anni passò dalla Lega Pro alla A e questa Cremonese?

“Solo una: la grande determinazione  di un gruppo solido, serio, dove tutti remano dalla stessa parte. Anche chi finora ha trovato meno spazio. Al di là di questo, sotto il profilo delle caratteristiche e del modo di giocare quel Novara era diverso”.

Quali le favorite per la promozione?

Palermo, Bari, Frosinone e Parma hanno fatto investimenti importanti, costruendo organici straordinariamente competitivi. Dietro queste quattro squadre, di grande livello, c’è un gruppo di outsider nel quale rientra anche la Cremonese. Ad ogni modo, è un campionato in cui l’equilibrio regna sovrano: non ci sono squadre ʿmaterassoʾ e i valori sono molto vicini”.   

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