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ESCLUSIVA TB - Bonato: "Lecce sorpresa. Il Citta può approfittare delle difficoltà delle big. In coda anomalia Crotone. Ecco i giovani più forti della B"

ESCLUSIVA TB - Bonato: "Lecce sorpresa. Il Citta può approfittare delle difficoltà delle big. In coda anomalia Crotone. Ecco i giovani più forti della B"TuttoB.com
Bonato
© foto di Federico De Luca
mercoledì 5 dicembre 2018, 09:00LE INTERVISTE DI TB
di Marco Lombardi

In esclusiva per TuttoB.com, Nereo Bonato, ex ds, tra le altre, di Sassuolo e Udinese, ha fotografato il campionato cadetto.

Palermo capolista con merito?

“I rosanero hanno trovato continuità, nonostante il cambio di allenatore, ottenendo buoni risultati e meritando la leadership di un campionato molto equilibrato”.

Lecce squadra rivelazione?

“Sta disputando un ottimo campionato, potendo contare su una proprietà importante alle spalle e una società che in questi anni ha lavorato per il salto di categoria. I giallorossi avevano già un organico forte in C, ma l’attuale secondo posto è sorprendente. Peraltro giocano anche bene, sviluppando un calcio propositivo”.

La grande delusione, finora, è il Verona.

“L’Hellas ha fatto molto meno rispetto alle attese della vigilia, come del resto tutte le retrocesse dalla A, che stanno faticando tremendamente a prendere il comando”.

Un’altra big in crisi nera è il Crotone. Eppure la rosa dei pitagorici è in gran parte quella della Serie A dell’anno scorso. Possibile che la società calabrese non abbia realizzato che un ciclo è finito?

“Difficile dirlo, bisognerebbe tastare con mano la realtà della piazza calabrese. Di certo la squadra dispone di un organico di primo livello. Probabilmente hanno pagato l’infortunio di qualche giocatore importante e alcune scelte che si sono rivelate poco azzeccate: un insieme di componenti che non hanno permesso alla squadra di trovare la quadratura del cerchio”.

Chi si conferma ai piani alti è il Cittadella. I problemi che affliggono le grandi potrebbero fare il gioco della squadra di Venturato in chiave promozione diretta?

 “Il Cittadella ha un grande pregio: la filosofia di lavoro. È un club che opera con grande acume e competenza, pescando profili di giocatori non eccelsi ma che, inseriti in quel contesto, riescono a dare il massimo. Il gruppo e l’organizzazione di gioco sono la loro forza. Chiaramente, se le big dovessero seguitare ad incontrare difficoltà, il Cittadella potrebbe approfittarne. Di sicuro i granata faranno il loro campionato, sono le altre che devono ancora trovare il giusto equilibrio”.

Il Pescara attraversa una flessione fisiologica oppure i 5 punti nelle ultime 6 partite sono la spia di qualcosa che non va?

“Gli abruzzesi sono una buona squadra, finora hanno fatto molto bene. Stanno cercando di imporre quei valori che non sono riusciti ad esprimere nella passata stagione. Nelle ultime partite hanno accusato un po’ di stanchezza e patito qualche defezione importante, ma in un campionato come la Serie B ci sta un periodo di flessione. Credo che i playoff siano l’obiettivo più realistico, però non mi sento di escludere che il Pescara possa dire la sua anche nella corsa alla A diretta”.

In coda le posizioni sembrano abbastanza delineate.

 “Le ultime 4-5 hanno già accumulato un distacco significativo dalle squadre che le precedono. Fa specie vedere lì il Crotone, mentre tutte le altre pericolanti, in linea di massima, erano attese a un campionato di sofferenza. Compreso il Carpi, che a inizio stagione ha sposato una politica ‘particolare’. Ripeto, con la sola eccezione del Crotone, ritengo che la classifica sia veritiera. Peraltro, un eventuale successo dello Spezia,sabato, ai danni del Cosenza significherebbe creare un solco con la zona pericolosa”.

Quali i giovani prospetti più interessanti di questa Serie B? Oltre a Tonali, s’intende.

“La cadetteria, per antonomasia, ha sempre sfornato giovani di valore. Il centrocampo del Brescia non è solo Tonali, ma anche Ndoj e Bisoli. Elementi di sicuro avvenire sono, poi,  Kingsley del Perugia e Melegoni del Pescara. La B si conferma palestra importante per i giovani”.  

In estate lei è stato accostato a grandi club di A (Roma e Sampdoria) e a mezza Serie B: quale la società a cui è stato più vicino?

“Con i club di A le situazioni sembravano ormai definite, mentre in B c’è stata solo qualche chiacchierata”.

Qualcosa bolle in pentola?

“Al momento ci sono dei discorsi aperti, ma siamo lontani dalla chiusura”.

 

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