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Tempo di sentenze, i voti al mercato: dall'Ascoli alla Virtus Entella

Tempo di sentenze, i voti al mercato: dall'Ascoli alla Virtus Entella
© foto di TuttoB.com
venerdì 1 settembre 2017, 00:00EDITORIALE
di Attilio Malena

Una sessione entusiasmante per una Serie B che si prospetta mai come in questa stagione a cinque stelle: il mercato è finito, è giunto il momento di sentenze. Dall'Ascoli alla Virtus Entella, proviamo a giudicare l'operato dei ds cadetti, ecco il pagellone della sessione estiva di calciomercato:

Ascoli 6: mantenere ancora in rosa Andrea Favilli per almeno un’altra stagione è senza dubbio un merito da attribuire alla società marchigiana che ha deciso di affiancargli Rosseti, mercato sufficiente con una linea chiara, quella verde che prevale ampiamente sui pochi giocatori d’esperienza rimasti in rosa. Una coerenza che alla fine potrebbe pagare, scommettendo su rosa e allenatore, solo il campo potrà dare il suo verdetto supremo.

Avellino 6,5: rosa equilibrata quella costruita dal ds De Vito con il colpo Morosini da copertina che sotto la sapiente guida di Walter Novellino potrebbe definitivamente esplodere, proprio il tecnico irpino potrebbe avere un ruolo fondamentale in questo campionato, il tecnico giusto al momento giusto.

Bari 8,5: i mercati di Sean Sogliano dal suo arrivo in Puglia sono sempre stati importanti ma alla fine i difetti emersi sono stati sempre troppi, questa volta però il Bari ha una rosa ampia, forte e di qualità con tanti elementi di categoria che possono dare ancora tanto. Un assortimento offensivo invidiabile, gente esperta come Nenè, di classe come Floro Flores, con l’aggiunta di Cissè per poi passare da Improta e Galano, un centrocampo di qualità e una difesa rimpolpata con l’ottimo arrivo sul gong di Gyomber, il tutto sotto la guida intelligente di Fabio Grosso. Un ruolo da leader sul mercato che in questa stagione può davvero essere trasferito anche in classifica.

Brescia 6: dall’avvento di Cellino le idee chiaramente sono radicalmente cambiate e il tempo a disposizione era chiaramente troppo poco per poter rivoluzionare la rosa secondo il volere della nuova società. Il tempo a disposizione viene però impiegato in maniera scaltra dalla società che probabilmente non ha accontentato in tutto e per tutto il tecnico Boscaglia ma gli ha quanto meno garantito un assortimento all’altezza della situazione.

Carpi 5,5: il processo di ridimensionamento attraversato nell’ultima sessione di calciomercato è sotto gli occhi di tutti, tante, forse troppe scommesse con qualche sprazzo di talento qua e la, N’Zola ha dimostrato di averne tanto di talento, con ampi limiti caratteriali, l’arrivo di Manconi aggiunge una freccia preziosa nell’arco di Calabro cosi come quello di Vitturini in difesa, il mancato arrivo di Melchiorri potrebbe alla lunga pesare.

Cesena 6: le solite e comprensibili difficoltà nell’operare, l’arrivo di Cacia però soprattutto in chiave salvezza rischia di spostare gli equilibri a favore dei bianconeri, un attaccante che in B ha sempre fatto la differenza. Per il resto operazioni sagge frutto dell’esperienza di Rino Foschi per cercare di raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile.

Cittadella 6: il sogno e il modello Citta va avanti senza cambiare strategia e senza voler intaccare gli equilibri quasi perfetti creati nelle ultime due stagioni, qualche solita intuizione e tante permanenze importanti, su tutte quella di Litteri, squadra che vince non si cambia, per il Cittadella va bene cosi.

Cremonese 7: una squadra costruita su misura per Attilio Tesser, un mix giusto di certezze, Claiton, Cinelli, , Piccolo, Arini, giovani e variabili impazzite come Paulinho che devono far la differenza. Neopromossa? Macchè, compagine già matura per recitare un ruolo da protagonista.

Empoli 7,5: non ha smontato totalmente l’asse portante della rosa dello scorso anno in A e ha aggiunto gol pesantissimi con l’arrivo di Caputo, colpo Ninkovic sul finire degno di lode e l’arrivo di Di Lorenzo che potenzialmente può fare molto bene. Formazione che può e deve essere protagonista per la qualità a disposizione di Vivarini.

Foggia 5,5: sinceramente ci aspettavamo qualcosa in più dai Satanelli, Nicastro è un ottimo profilo ma non garantisce certezza di superare ampiamente la doppia cifra, tante conferme dalla C, ma è arrivata puntualmente la dimostrazione che la B non è la C. Manca il colpo a sensazione soprattutto in relazione a quanto fatto dalle altre neopromosse.

Frosinone 7: doveva fare pochissimo e quel poco è stato fatto probabilmente nella miglior maniera possibile aggiungendo qualità alla rosa di Longo, allenatore bravo e intelligente che è entrato già in perfetta sintonia col gruppo. Ciano garantisce gol e assist, Maiello e Citro autentiche certezze.

Novara 7: il colpo Sciaudone alla fine fa alzare la valutazione per i piemontesi, un centrocampista che se messo nelle giuste condizioni può influire positivamente nel bilancio dell’intera squadra, scelte coraggiose in zone fondamentali di campo, Maniero sembra essere il bomber perfetto per l’abito cucito da Corini e anticipare la concorrenza per Del Fabro è segnale di grande forza.

Palermo 7: meno confusione del solito, è questo è certamente un bene per Tedino e i suoi ragazzi. Rispedite al mittente tutte le proposte per Nestoroski che non ha certamente bisogno di presentazioni, e tanti talenti che se avranno l’umiltà di calarsi nella mentalità cadetta potranno entusiasmare il pubblico del Renzo Barbera, qualche zavorra tolta dal monte ingaggi, l’arrivo del gioiello Coronado e una rosa completa in tutti i reparti, buon lavoro.

Parma 9: un mercato sontuoso condotto in maniera sapiente e autoritaria dal direttore sportivo Daniele Faggiano. Presi in tutti i ruoli i migliori specialisti per la categoria, Dezi in mezzo al campo, Ceravolo in attacco e Gagliolo in difesa, per non parlare di Siligardi, Di Gaudio e Barillà aggiunto al talento di Roberto Insigne, grande anche la gestione dei tanti talenti mandati a giocatore. Non una neopromossa qualsiasi, ma già una certezza.

Perugia 6,5: ripetere la grande stagione passata non sarà impresa facile, le premesse però ci sono tutte. Han si è presentato subito alla grandissima, Colombatto, Falco e Cerri sono elementi di grande valore, il leitmotiv sembra sempre il bel calcio e i tifosi ringraziano, la strada intrapresa è quella giusta.

Pescara 6,5: è Zemanlandia, senza se e ne ma. Una squadra senza mezze misure che incanterà e qualche volta andrà a vuoto, ma di spettacolo ce ne sarà in abbondanza. Baez, Ganz, Valzania, Kanoutè, Elizalde sotto la guida del boemo potranno imparare e divertirsi, proprio questo, apparentemente considerato dettaglio potrebbe fare la differenza.

Pro Vercelli 6,5: ha cambiato tanto, guida tecnica e organico, confermando di essere società solida e con programmi chiari. Centrati quasi tutti gli obiettivi di mercato, Raicevic ha fatto male a Bari ma Vercelli potrebbe rigenerarlo, per il resto da Bergamelli a Rocca, fino a Bifulco e Bruno, operazioni buone per inseguire l’obiettivo salvezza.

Salernitana 5,5: ci si aspettava un grande bomber che non è arrivato, la Salernitana può far bene in classifica, il mercato non ci ha convinto pienamente soprattutto per il blasone della piazza.  Esterni offensivi e con troppi equivoci in rosa che Bollini dovrà essere bravo a risolvere da subito.

Spezia 7: abbassata un attimo l’asticella rispetto ai proclami di qualche stagione fa, un mercato condotto in maniera silenziosa e giudiziosa dal ds Andrissi che porta alla corte di Gallo al fotofinish Marilungo e potrebbe riservare ancora sorprese, Diamanti. Affidabilità ed esperienza con Giorgi, Capelli e Bolzoni, estro e linea verde con Soleri, Pessina e Calabresi, un bel mix.

Ternana 5: una rivoluzione pressoché totale che non ci ha convinti, tanti elementi di valore ceduti con poca logica, tante incognite e troppi cambiamenti che richiederanno tempo e pazienza.

Venezia 6,5:  solidità,  presentazione migliore per iniziare un nuovo campionato sicuramente non ci poteva essere. Intuizioni da uomo d’esperienza e valore come è il ds Perinetti con Mlakar, esperienza con Zigoni e Del Grosso ed un estremo difensore come Audero soffiato a mezza B.

Virtus Entella 6,5: un finale che giustifica una sessione di pura sofferenza. L’addio tormentato di Caputo, lo stop forzato di Catellani, rimpiazzati con gente da B come Eramo, Brivio, Luppi, De Luca e Crimi. Prima gara persa già archiviata, l’Entella può guardare con più ottimismo al proseguo del campionato.