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Spal-Benevento, profumo d'alta classifica. Le Fere scendono nell'Arena (Garibaldi). Su circo Barnum e mercato...

Spal-Benevento, profumo d'alta classifica. Le Fere scendono nell'Arena (Garibaldi). Su circo Barnum e mercato...TuttoB.com
sabato 21 gennaio 2017, 09:00EDITORIALE
di Marco Lombardi

Appaiate in classifica a quota 36 punti, all'immediato inseguimento delle lepri Hellas Verona e Frosinone, Spal e Benevento incrociano le armi nel "clou" della prima giornata del girone di ritorno. Svestiti i panni delle outsiders, le due squadre sono attese al varco: Semplici e Baroni, amici da una vita, predicano calma, ma sanno che non possono più nascondersi. Dopo la lunga sosta invernale, il mercato ha rinforzato ulteriormente due organici già ampiamente competitivi. Nessuna rivoluzione copernicana, bensì innesti mirati e di spessore: Floccari da una parte, Eramo dall'altra, certificano la volontà di estensi e sanniti di non lasciare nulla di intentato. Il vetusto "Mazza" sarà teatro di una sfida per palati fini: la sublimazione del gioco votato all'offesa, sdoganato dalle elucubrazioni del tatticismo esasperato, ed antitetico all'obsoleta cultura utilitaristica e conservativa riassunta nella regola del "prima non prenderle". Perchè il calcio è anche poesia... "Ogni goal - scriveva Pasolini - è sempre un'invenzione, una sovversione del codice: ogni goal è ineluttabilità, folgore, stupore, irreversibilità... E il calcio che esprime più goals è il calcio più poetico".

 

Punti salvezza pesanti in palio nel match dell'"Arena Garibaldi" fra Pisa e Ternana. Toscani terzultimi a quota 21 punti, ma virtualmente penultimi giacchè gravati dalla spada di Damocle della penalizzazione incombente; umbri che non se la passano meglio: appena 20 i punti conquistati dalle Fere, a digiuno di vittorie da sei turni e mai vittoriose in trasferta. Notevolmente rivisitati gli organici di entrambe le compagini nel corso dell'attuale sessione di mercato: Zammarini, Angiulli, Landre e Manaj sono giunti alla corte di Rino Gattuso; Monachello, Diakitè, Pettinari e Ledesma sono  i colpi messi a segno dall'ottimo Danilo Pagni, neo ds della Ternana, in barba alle filippiche degli scettici più irriducibili ed alle Cassandre dell'ultima ora... Venendo alla gara, si prospetta un clima infuocato, funzionale ad esaltare, finanche a massimizzare, il furore agonistico dei padroni di casa: una sorta di "corrida". Ecco, dunque, che mi sento di convenire con Benny Carbone: servirà armarsi di elmetto, corazza e di una buona dose di... "cazzimma" per uscire indenni dall'"Arena Garibaldi" e ridare linfa ad una classifica che comincia a farsi preoccupante.

 

Dopo 146 anni di gloriosa attività, Ringling Bros. and Barnum & Bailey, più comunemente noto come circo Barnum, chiuderà definitivamente il tendone. Cala il sipario sul "più grande spettacolo del mondo", quel ricettacolo di animali esotici, funamboli e soprattutto "fenomeni da baraccone" (persone con malattie rare, difetti fisici imbarazzanti, anomalie cromosomiche che le rendono sui generis) in grado di stregare intere generazioni. Circo Barnum, panem et circenses, ma anche, per un'istintiva associazione di idee, calcio e calciomercato: quell'elettrizzante contenitore di pletore di avidi procuratori (taluni più simili agli "imbonitori"), dirigenti sull'orlo di una crisi di nervi, pippe, campioni e maneggioni. Un universo composito e variopinto, in cui svettano tronfi soloni, sepolcri imbiancati e contaballe patentati, "ingentiliti" da sculettanti ed ammiccanti oche giulive che starnazzano "ad minchiam" (mutuando un'espressione "aulica" del compianto Prof. Scoglio). Insomma, il solito teatrino... E allora, prima che scocchi il gong finale delle 23.00 del 31 gennaio, restate sintonizzati su questi schermi e "salite sulla giostra, è gratis!".