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Il Cittadella approfitta delle partenze false delle altre, ma tiene i piedi per terra. Dietro le avversarie si riorganizzano

Il Cittadella approfitta delle partenze false delle altre, ma tiene i piedi per terra. Dietro le avversarie si riorganizzano
martedì 13 settembre 2016, 00:00EDITORIALE
di Christian Pravatà

Nel mito greco Icaro, grazie a due ali costruite con piume e cera da suo padre, riuscì a volare ma , nonostante gli avvertimenti del genitore a non andare troppo vicino al sole per non sciogliere la cera, la sua superbia lo portò alla morte. Icaro infatti volò incontro al sole e il calore dei raggi sciolse le sue ali facendolo precipitare.

Il mito di Icaro può tornare utile a quello che è accaduto al Livorno lo scorso anno: un inizio alla grandissima con una serie di vittorie consecutive e primo posto in solitaria, fino alla caduta nelle retrovie e la retrocessione in Lega Pro tra malumori e malcontento generale in tutto l’ambiente.

Forse per il colore simile nell’uniforme oggi il Cittadella sembra ricalcare la partenza sprint dei toscani, fuga in solitaria, uno scatto da velocista, ma occorre aspettare la corsa sulla distanza per vedere come la formazione veneta reggerà alla pressione e alle difficoltà di un campionato in cui nessuno ti regala niente.

Dal canto suo l’ambiente rimane saldamente coi piedi per terra, nessuno parla di “favola”, “miracolo” o altro e, giustamente a parer mio, si guarda partita dopo partita. In porta Alfonso ha sorpreso tutti, a Vercelli in particolare è entrato negli incubi dei leoni piemontesi che continueranno a sognarlo per tutto l’anno fino alla gara di ritorno.

Dietro il Cittadella un sorprendente Benevento, altra neopromossa di quest’anno che non ci sta a passare come matricola e salta a piedi pari le fasi di “Doversi abituare alla categoria” e piazza i suoi colori nelle zone alte della classifica. Un’impresa che porta soprattutto la firma di un allenatore, Marco Baroni che dimostra per l’ennesima volta il suo grande valore tecnico e la sua esperienza.

Le altre squadre invece che promettevano una partenza con il botto sono un po’ inciampate in questo avvio, ma siamo sicuri che Carpi, Novara, Trapani, Avellino ecc. ritroveranno presto la quadra e continueranno la battaglia nella cadetteria, nel frattempo ancora complimenti al Cittadella che approfitta delle amnesie di tutti gli altri accumulando punti importanti di cui far tesoro più avanti nel campionato.

Chiudo con il Pisa: nessuna rete nella gara contro la Virtus Entella, con i nerazzurri che continuano a mostrare ottimi spunti di riflessione per una squadra che, non dimentichiamolo, non ha potuto allenarsi con continuità nella scorsa estate. Occhio anche ai liguri perché Breda ha una squadra interessante a disposizione con giocatori esperti come Caputo che potranno fare la differenza in diverse occasioni.

Un occhio sui giovani: lo scrissi già lo scorso anno, attenzione a Orsolini dell’Ascoli e Morra della Pro Vercelli, 2 talenti di cui sentiremo ancora parlare. Velocità,  concretezza e la spensieratezza che contraddistingue la giovane età, nell’ultimo turno una prestazione super per entrambi.

Migliore della giornata: Faragò del Novara, non ci sorprende che il ragazzo azzurro abbia attirato su di sé gli occhi della Fiorentina e di altre squadre della Serie A…