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Il "carrozzone" va avanti... La capolista può aprire la crisi dell'Avellino. Hellas: serve un cambio di passo in trasferta. Cosmi cerca il primo squillo stagionale

Il "carrozzone" va avanti... La capolista può aprire la crisi dell'Avellino. Hellas: serve un cambio di passo in trasferta. Cosmi cerca il primo squillo stagionaleTuttoB.com
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
martedì 20 settembre 2016, 00:00EDITORIALE
di Marco Lombardi

In un clima permeato di un velo di tristezza per la tragica scomparsa di Osvaldo Neri, tifoso del Perugia deceduto durante il derby umbro di sabato scorso, riprende il torneo cadetto.

 

Testacoda "bizzarro" al "Partenio" di Avellino. Ribaltate le gerarchie precostituite. La capolista Cittadella scenderà in Irpinia decisa a consolidare un primato in classifica insperato ma pienamente meritato. Il concetto di "sorpresa" è ormai stucchevole e fin troppo inflazionato. Prescindendo da dove potrà arrivare, occorre prendere atto che la squadra di Venturato è a tutti gli effetti una realtà, una bella realtà: la scioltezza con cui ha surclassato, sul piano del gioco ancor prima del risultato, il quotato Novara ne suffraga l'asserzione. Ad Avellino i veneti giocheranno con la serenità dei forti. Quella serenità che, per converso, non avranno i biancoverdi di Toscano, mestamente scivolati in fondo alla classifica, dopo essere stati travolti a Verona. I primi vagiti di contestazione dell'esigente tifoseria irpina risalgono addirittura al precampionato: l'assetto tattico impostato non convince, la squadra denuncia lacune strutturali evidenti, specie in difesa - pesantissima per l'economia della squadra la cessione di Biraschi -, e stenta a trovare una propria identità. Un passo falso anche contro la capolista potrebbe costituire il preludio di una crisi.

 

Schiacciasassi in casa, impacciato in trasferta, l'Hellas Verona, corazzata del campionato, si presenterà a Ferrara per cancellare l'onta della prima sconfitta stagionale patita al "Vigorito" di Benevento e dare continuità al convincente successo sull'Avellino. Per rivendicare la propria manifesta superiorità, gli scaligeri sono chiamati ad un salto di qualità sotto il profilo del rendimento esterno ed il test con l'ambiziosa Spal è di quelli probanti. Gli estensi sono squadra costruita con grande acume dal ds Vagnati, ben assortita ed attrezzata in ogni reparto. Quando il "califfo" Antenucci si sbloccherà, sono convinto che la Spal potrà dire la sua anche in chiave di accesso ai play-off.

 

Chiudo con Trapani-Spezia. Solo qualche mese fa questa sfida valeva la finale play-off. Da allora molte cose sono cambiate. I siciliani faticano a ritrovare quella solidità e quello spirito garibaldino, che costituivano prerogative indissolubili della squadra che l'anno scorso si rese protagonista di una cavalcata esaltante dai margini della zona play-out sino al terzo posto in graduatoria. Detto questo, sono dell'avviso che le partenze di Perticone e soprattutto Scognamiglio abbiano indebolito parecchio il pacchetto arretrato, vieppiù alla luce dei giocatori non eccelsi giunti a rimpiazzarli. Cosmi avrà molto da lavorare, ma ripetersi sarà durissima. Dopo una partenza col freno a mano tirato, contro lo Spezia di Mimmo Di Carlo i granata andranno a caccia del primo acuto stagionale. Dall'altra parte, le Aquile arriveranno al "Provinciale" col dente avvelenato, memori del brusco stop - con coda di aspre polemiche - che ha posto fine alle loro velleità di promozione in massima serie. Per giocarsela a viso aperto. Senza improvvisazione e senza sconfessare quello spirito propositivo e votato all'offesa, tradizionale tratto distintivo delle squadre plasmate dal tecnico di Cassino.