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Nesta, il Cosenza non è l'ultima spiaggia. Ascoli, cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia. Trapani, ci vuole tempo e pazienza

Nesta, il Cosenza non è l'ultima spiaggia. Ascoli, cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia. Trapani, ci vuole tempo e pazienzaTuttoB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 27 settembre 2019, 18:00Editoriale
di Angelo Zarra

Pronti, via e Alessandro Nesta è già sulla graticola. Non serve molto tempo agli allenatori per passare da un estremo all'altro, soprattutto in Serie B. Sono bastate solo cinque giornate per scendere dal "carro" dell'ex difensore campione del mondo e puntargli il dito contro. Certo, a Perugia la squadra dal punto di vista tattico ha lasciato qualche dubbio. Un passo indietro rispetto al rombo di centrocampo, suo cavallo di battaglia, per dare spazio ad un 3-5-2 sperimentale. Un messaggio interpretato male dalla squadra che è scesa in campo in maniera timorosa. Mi hanno lasciato qualche dubbio diverse scelte del mister: in primis la posizione in campo di Alessio Tribuzzi, un giocatore che conosco bene e di sicuro non è una mezz'ala. Ad Avellino ha dimostrato di essere un crack come esterno offensivo, non certo come centrocampista di contenimento. Impatto positivo con la sortita di Paganini (complice una deviazione difensiva) ma è tutto finito in quattro minuti. Dopo il primo rigore realizzato da Iemmello la squadra ha avuto quasi paura di gestire il pallone. Mi permetto di dare un consiglio a Nesta: dare continuità alle sue idee senza farsi confondere dalle critiche. Un altro, più importante, all'ambiente. Lasciate la giusta tranquillità al tecnico che deve gestire una squadra con tante scorie della retrocessione dalla Serie A. Cosenza sabato non è decisiva per il suo futuro ma potrebbe costringere la società a mandare la squadra in ritiro e a pensare ad un possibile sostituto. Salerno (in caso di mancata vittoria con i rossoblù) a quel punto sarà una partita decisiva.

Trapani come Frosinone. I risultati stentano ad arrivare e cominciano a spuntare subito, come funghi dopo la pioggia, i nomi dei possibili successori di Baldini. Ma l'ambiente granata deve avere pazienza e supportare la squadra. L'estate non è stata facile. Quando le altre squadre programmavano la nuova stagione, l'attuale società era impegnata tra contratti e notai e questo ha allungato i tempi. Il ritiro e le operazioni di mercato sono iniziate in ritardo almeno di una decina di giorni. Il diesse Rubino si è dimostrato ancora bravo portando in Sicilia giocatori importanti e giovani talentuosi, ma la maggior parte degli acquisti (non certo per colpa del diesse) è arrivata nella prima quindicina di agosto, a ridosso dell'inizio del campionato. L'undici che ha vinto la finale play-off è cambiato quasi totalmente. Ripeto, ci vuole tempo per oliare i meccanismi del gruppo e trovare la condizione giusta. La classifica di certo langue ma contro Salernitana e Cremonese si è vista una squadra decisamente in crescita. Domenica pomeriggio si va a casa dell'ex Italiano, una sfida affascinante che entrambe le squadre non possono permettersi di sbagliare.

Ad Ascoli si divertono e sognano. Zanetti ha preso subito in mano la squadra ed è riuscito fin da subito a sfruttare tutto lo splendido lavoro svolto dal direttore sportivo Antonio Tesoro in estate. Leali ha dimostrato voglia di riscatto, Gravillon ha preso le redini della difesa fin da subito accanto a Brosco. Padoin ha mostrato la voglia di rimettersi in gioco, in attacco regna la fantasia. Chajia, Ninkovic, Da Cruz e Ardemagni brillano. Basta vede le ultime tre partite, dieci gol fatti ed uno solo subito. Cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia. A seconda dell'avversario, Zanetti cambia l'attacco ma la vena realizzativa non ne risente. Difesa forte fisicamente, via all'attacco leggero tutto velocità e contropiede dove Chajia, Ninkovic e Da Cruz si cambiano di posizione senza dare punti di riferimento. C'è da tenere in mano le redini del gioco? Elmetto da battaglia in testa e spazio ad Ardemagni, una sicurezza in cadetteria. Ascoli sogna, la maggior parte degli addetti ai lavori ha indicato i bianconeri tra i possibili protagonisti del campionato. Zanetti dovrà proteggere la squadra da queste voci e tenere alta la concentrazione.