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Cremonese, Agazzi: "I medici che combattono il coronavirus sono l'orgoglio d'Italia"TuttoB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 15 marzo 2020, 23:00Cremonese
di Christian Pravatà
fonte www.uscremonese.it

Cremonese, Agazzi: "I medici che combattono il coronavirus sono l'orgoglio d'Italia"

A raccontare queste ore difficili che hanno radicalmente cambiato le abitudini anche agli atleti professionisti è Michael Agazzi.

Il Paese sta attraversando un momento complicato e tutti ci troviamo a vivere giornate assai particolari a causa dell’emergenza sanitaria. Quel è il tuo primo pensiero del mattino, appena sveglio?
“La prima cosa? Guardo le notizie sui vari siti, sperando che un immunologo abbia scoperto un vaccino”.

Cosa deve insegnarci ciò che stiamo affrontando?
“Mi sta facendo capire come l’uomo – calciatore, imprenditore, muratore, professore o netturbino che sia – è vulnerabile allo stesso modo. Viviamo in un equilibrio sottile dove la “natura” è più forte”.

Della vita “normale” di tutti i giorni cosa più ti manca?
“Ciò che manca è la libertà! La possibilità di scegliere cosa fare. Sono una persona che ama scegliere e in questo momento non lo posso fare pienamente”.

Quale lato della tua persona che magari avevi un po’ dimenticato hai potuto riscoprire?
“Sinceramente non ho riscoperto nulla: vivo pienamente la mia famiglia come la vivevo prima. Cambia invece la quantità di tempo che le dedico!”

Come organizzi la tua attività professionale, confinato tra le mura di casa o poco oltre?
“Cerco di fare degli esercizi di mantenimento fisico generale. I nostri preparatori ci hanno inviato dei programmi che svolgo quotidianamente”.

In gergo sportivo si richiama spesso il concetto di “forza del gruppo”. Quanto conta oggi a livello psicologico fare gruppo anche a distanza? E come si riesce ad essere “gruppo” nonostante la distanza?
“Ognuno vive questo momento difficile con la propria sensibilità, purtroppo c’è qualche ragazzo che sta vivendo questi giorni completamente solo. Comunque abbiamo un gruppo di whatsapp che aiuta a condividere paure, pensieri, riflessioni”.

Anche la tua terra, come Cremona, è particolarmente colpita da questa emergenza sanitaria. Che pensieri ti senti di rivolgere a chi ha sofferto o sta soffrendo?
“Sono legatissimo a Bergamo ed a Cremona, le due città che con Milano hanno affrontato con più cuore ed energia l’emergenza. I medici, le infermiere, tutto il personale stanno dimostrando quanto sono straordinari. Sono un orgoglio italiano! Credo che sia il momento di metterci del nostro, per quello che possiamo fare, dobbiamo fermarci tutti e aspettare con speranza che la situazione si ristabilisca! Speranza ed attesa..