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Cremonese, Mandorlini: "Non so come stiamo dal punto di vista nervoso, ma proveremo a portarla a casa"TuttoB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 29 settembre 2018, 18:30PRIMO PIANO
di Christian Pravatà
fonte www.cuoregrigiorosso.com

Cremonese, Mandorlini: "Non so come stiamo dal punto di vista nervoso, ma proveremo a portarla a casa"

La Cremonese al lavoro per prendersi la prima vittoria esterna in campionato. Se prendiamo in considerazione anche la scorsa stagione, i grigiorossi non portano a casa i 3 punti lontano dallo Zini da quasi un anno (il 2-3 ottenuto allo Zaccheria di Foggia). Dopo il convincente 2-0 casalingo con il Cosenza, il successo in trasferta sarebbe la ciliegina sulla torta. «Sarebbe bello, però ogni partita è una storia a sé, dipende da come arriviamo e dall’ambiente – così ha cominciato la conferenza stampa mister Mandorlini alla vigilia del match di Ascoli – Abbiamo avuto qualche acciacco, non so bene come stiamo dal punto di vista nervoso, ma sicuramente ci proveremo a portarla a casa».

L’Ascoli ha cominciato la stagione con 5 punti, 4 di questi in casa: «Al Del Duca il pubblico si fa sentire, spinge molto la squadra e faranno di tutto per vincere contro di noi che ora stiamo facendo bene». Si è aggiunto Migliore alla lista degli indisponibili in casa grigiorossa, che già contiene i lungodegenti Piccolo e Montalto: «Per fortuna non è nulla di grave. Abbiamo inoltre avuto qualche piccolo problema nella giornata di ieri, ma sono da valutare. Con la sosta recupereremo tutti, oltre a provare un altro tipo di lavoro». La pausa però non è sempre un bene: «Quando le cose funzionano vorremmo giocare sempre, comunque adesso pensiamo solo a domani».

Con il Cosenza seconda volta in cui la Cremonese non ha subito gol. Ora serve tenere la rete inviolata anche lontano dallo Zini: «Concediamo ancora qualcosa, alcune sbavature che comunque fanno parte del gioco. Dobbiamo cercare di non prendere gol neanche domani, avere una squadra solida ed equilibrata è importante». Quel gol di Clemenza a Padova è servito per migliorare: «È stato un po’ così, abbiamo pagato alcune disattenzioni. Cerchiamo di non sbagliare più nulla, ma questi discorsi contano relativamente, la squadra a volte non ha ritmi alti ma è sempre abbastanza ordinata e mi piace».

La squadra compatta ed equilibrata piace a Mandorlini: «Rispetto a quest’estate siamo messi meglio in campo, parliamo di una squadra che ha cambiato 14/15 giocatori su 22. A luglio era una cosa, adesso con il lavoro siamo cresciuti ed è merito loro. Guai se fossimo ancora quelli delle amichevoli, il campionato è lungo e difficile, dopo due mesi ci siamo assestati. Non ancora a livello definitivo, però va molto meglio».

Tre partite in una settimana. Ne sono trascorse due e la forma fisica sembra non risentirne particolarmente. «Cerchiamo di gestire tutto con medici e preparatori, si smaltisce un po’ di fatica ma tutto fa parte della gestione del gruppo. In queste partite ho fatto un po’ di turnover, cambiando quasi il 50% della squadra, ma comunque tutti mi danno certezze e sono più tranquillo quando scelgo la squadra da schierare – ha proseguito il tecnico ravennate – Chi è più avanti con l’età ha bisogno di una gestione un po’ diversa, domani scenderemo in ogni caso per dare tutti il massimo».

Mandorlini in carriera ha vestito la maglia dell’Ascoli in Serie A per tre stagioni, dal 1981 al 1984: «Ambiente carico, anche loro hanno cambiato molto, oltre alla società e all’allenatore. Ci sono vari aspetti da considerare, se andiamo lì con superficialità la perdiamo, perché i tifosi trasmettono il desiderio di vincere anche contro le più forti». Infine, qualche informazione sull’undici grigiorosso che partirà al Del Duca: «Rientrerà Claiton, poi credo che cambierò ancora qualcosa. Per Paulinho vedrò come gestire la situazione in base alle sensazioni, poi comunque abbiamo Brighenti pronto e utile alla causa. Valuteremo anche Arini e Castagnetti, il primo giocherà di sicuro».