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ESCLUSIVA TB - Cosenza, Larrivey: "Sfida stimolante, possiamo farcela. Pordenone? La prima di tre finali. Il 'mio' Cagliari si salverà. E quella tripletta al San Paolo..."TuttoB.com
© foto di Ufficio Stampa Cosenza Calcio
venerdì 22 aprile 2022, 10:38Le interviste di TB
di Marco Lombardi

ESCLUSIVA TB - Cosenza, Larrivey: "Sfida stimolante, possiamo farcela. Pordenone? La prima di tre finali. Il 'mio' Cagliari si salverà. E quella tripletta al San Paolo..."

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Joaquin Larrivey, bomber argentino del Cosenza.

Sei tornato in Italia a distanza di dieci anni. Cosa ti ha spinto ad accettare la corte del Cosenza?

“Penso che la Serie B sia un torneo importantissimo e io sento di poter dare ancora tanto al calcio. Sono reduce da una buonissima stagione, in Cile, nella quale ho realizzato 24 gol e volevo misurarmi con una sfida stimolante. Inoltre la mia è una scelta di vita perché in Italia sono stato benissimo e volevo che anche la mia famiglia provasse la sensazione di vivere in questa terra meravigliosa”.

Giustappunto, hai dichiarato che per te Cosenza rappresenta una sfida. Cosa intendevi dire?

“È una sfida personale perché ho accettato la proposta di una squadra in difficoltà, ma sono convinto che possiamo centrare la salvezza. Sono arrivato con questa idea e questo ottimismo per dare il mio contributo al raggiungimento di un obiettivo che sembrava impossibile e invece è alla nostra portata”.

Nel frattempo il tuo impatto con la Serie B è stato molto positivo, già 4 le reti messe a segno.

“Al mio arrivo qui, a febbraio, ero a digiuno di partite ufficiali da due mesi, quindi sapevo che avrei incontrato qualche difficoltà all’inizio, ma ero comunque fiducioso di fare bene. Ero certo che, prima o poi, il gol sarebbe arrivato. Io sono un giocatore che lavora molto per la squadra e una volta terminato il campionato in Cile mi sono allenato sodo, tanto che adesso sono in un ottimo stato di forma. E sono convinto che nelle ultime tre partite le mie prestazioni, e quelle della squadra, non potranno che migliorare ulteriormente”.

Quanto è alto il livello di questo campionato?

“È una Serie B estremamente competitiva, imbottita di giocatori che provengono da tutta Europa e che giocano anche in nazionale; tanti giovani, tanti talenti… Il livello è altissimo, lo certifica il fatto che tutte le partite sono difficili”.       

Come nasce il soprannome ‘El Bati’?

“Risale ai tempi del settore giovanile nell’Huracan; portavo i capelli lunghi e un amico mi disse che somigliavo molto a Batistuta. Da quel momento tutti hanno cominciato a chiamarmi così”.

Lunedì prossimo affronterete un Pordenone già retrocesso: la vittoria è d’obbligo.

“Per noi sarà la prima di tre finali, dobbiamo provare a vincerle tutte. Adesso però testa al Pordenone, che è retrocesso ma non regalerà nulla. Sarà  una partita molto complicata perché loro verranno qui senza niente da perdere e potranno giocare senza l’assillo di dover fare risultato a tutti i costi”.

Nel caso in cui il Cosenza fosse costretto a ripiegare sui playout per conquistare la salvezza, quale squadra preferiresti incontrare? Oppure una vale l'altra?

"No, no, sinceramente ora sono concentrato solo sul Pordenone. Poi penseremo al Pisa e al Cittadella...".

Segui ancora il Cagliari? Si salverà?

"Sì, penso che la mia ex squadra riuscirà a salvarsi, perchè ha grandissimi giocatori. Certo, la Serie A è difficilissima e diventa fondamentale avere continuità di risultati per non ritrovarsi in fondo alla classifica, ma, ripeto, il Cagliari si salverà e il prossimo anno potrà lottare per entrare in Europa League".  

Tra i tanti gol realizzati, ricordi con più piacere quello che permise al Celta Vigo di battere il Barcellona di Messi, Suarez e Neymar oppure la tripletta rifilata al Napoli al San Paolo?

"Tutti i gol sono speciali, anche se quelli sono stati sicuramente i più importanti. Aggiungerei la rete messa a segno contro l'Inter, malgrado in quell'occasione il Cagliari perse 2-1, perchè mio zio era stato a 'San Siro' quarant'anni prima per assistere a Inter-Avellino e aveva spedito a noi nipoti una lettera con una foto che lo ritraeva proprio allo stadio. Certo, la tripletta contro il Napoli, che purtroppo non bastò al Cagliari per evitare la sconfitta, resta un ricordo indelebile oltretutto perchè per noi argentini segnare al San Paolo ha sempre un sapore particolare; ma il gol della vittoria (0-1) del Celta Vigo con il Barcellona non è assolutamente da meno: mai prima d'allora il club galiziano aveva espugnato il 'Nou Camp'".