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ESCLUSIVA TB - Cremonese, il ds Giacchetta: "Vogliamo fare bene nella B più difficile e competitiva degli ultimi dieci anni. Citta tabù, ma anche noi siamo forti"TuttoB.com
© foto di Federico De Luca
sabato 11 settembre 2021, 23:30Le interviste di TB
di Marco Lombardi

ESCLUSIVA TB - Cremonese, il ds Giacchetta: "Vogliamo fare bene nella B più difficile e competitiva degli ultimi dieci anni. Citta tabù, ma anche noi siamo forti"

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Simone Giacchetta, ds della Cremonese.

Partiamo da un bilancio del mercato.

"Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Abbiamo operato di concerto con le indicazioni dell'allenatore e le disponibilità economiche, e siamo contenti. Volevamo immettere energie fresche e sono stati inseriti giovani di alto livello: Carnesecchi, Okoli, Dalle Mura, Fagioli; quattro ragazzi che fanno parte integrante delle Nazionali azzurre Under 20 e 21. Senza dimenticare Zanimacchia, altro giovane molto interessante, di proprietà della Juventus, che ci può dare una mano. Abbiamo altresì scommesso su giovanissimi prospetti che vengono dalla C. Contestualmente, sono giunti giocatori del '96 piuttosto che del '97 che portano in dote alla squadra forza e atletismo".       

Quale la trattativa più complessa?

"Ce ne sono state diverse... Certamente l'operazione Di Carmine non è stata semplice. Riuscire a convincere un giocatore di serie A a scendere in B, sia pure per sposare un progetto importante, non è una passeggiata...".

Un giocatore che le sarebbe piaciuto portare a Cremona?

"Ce ne sono tanti... Nel corso della campagna acquisti capitano molte occasioni, si schiudono opportunità... Parti con un obiettivo preciso e magari, strada facendo, cambi target: sono le naturali dinamiche del mercato".    

L'obiettivo stagionale della Cremonese?

"Vogliamo fare bene nella Serie B più difficile degli ultimi dieci anni, fermo restando che non sarà affatto semplice. Il livello del campionato è molto alto e ultracompetitivo sia in cima che in coda alla graduatoria. Sarà una lunghissima corsa a tappe in cui avremo la possibilità di dimostrare di aver lavorato bene". 

Come spiega il grande interesse degli investitori stranieri per il calcio italiano? Sono già sei i club di B che possono fare affidamento su capitali esogeni. 

"E' un momento storico difficile... Il mercato italiano offre opportunità a chi ha la possibilità di investire. Da questo punto di vista siamo fortunati.che ci siano forestieri che credono ancora nel made in Italy. La visione romantica dell'imprenditore che regge le sorti della squadra della propria città, tipica degli anni 80 e 90, è ormai anacronistica".

La sensazione è che mai come quest'anno la B sia livellatissima.

"Sì, livellata verso l'alto. Basta vedere la composizione delle rose. Quest'anno il mercato 'vero' è stato fatto in Serie B, dove l'asticella si è alzata parecchio".

Quali le squadre più attrezzate per la promozione?

"Sono tantissime... Lecce, Monza, Parma, Benevento, Pisa e Brescia sono di un livello superiore. Poi ci sono le costanti come il Cittadella, altra squadra da primissimi posti. Ma anche Ternana, Como e Frosinone sono squadre attrezzate. Bisogna stare attenti perchè il confine tra fare bene e fallire è labilissimo. Sarà fondamentale stare sempre sul pezzo. La Serie B, come dicevo poc'anzi, è una corsa a tappe lunga e faticosa in cui devi arrivare in fondo nelle condizioni migliori".

Domani arriva un Cittadella partito fortissimo e oltretutto invitto allo 'Zini'...

"E' un tabù. Ma sarà una partita come tutte le altre. Il Cittadella è una squadra capace di mettere a nudo i difetti altrui. Grande rispetto per loro, però anche noi siamo un bel gruppo, con qualità importanti. Se vogliamo meritarci il consenso riscosso tra tifosi e addetti ai lavori, non dobbiamo preoccuparci del Cittadella di turno".